Giornale MONREGALESE
L’ENRICHETTA era un vecchio piroscafo del 1907 e di 4.652 tsl e 2.979 tsn ,per una lung. di circa
127 mtr. Varata dai cantieri JL Thompson & Sons di Sunderland come KOSSUTH FERENCZ
mutò più volte nome e armatore. Nel 1932 era Alberto Fassini della Fiumana di Navigazione
e l’anno successivo prima PRESTO e poi PREATO e PROSTO.
Divenne ENRICHETTA nel 1934 sotto la bandiera della Soc. di Nav. INSA alter ego della
Gavarone e Figli di Genova.
Qualche anno dopo venne acquistata dalla Regia Marina e data in gestione alla Soc.Cooperativa
Garibaldi con sede a Genova.
L’8 Ottobre 1942,la nave,carica di fusti di benzina e di materiali vari destinati alle basi della
RM in Grecia,salpò da Brindisi con la scorta della Torpediniera Angelo Bassini,un vecchio
CT del 1916 declassato e appartenente alla classe G.LaMasa.
Il giorno 10,il piccolo convoglio,si trovava al largo dell’Is.Proti,e come si evince dal rapporto
di missione del TV Vaccarezza,Comandante della Bassini,il tempo era pessimo : mare agitato,vento di burrasca e visibiltà limitata dai frequenti piovaschi.
Intorno alle 13.30,la torpediniera perde il contatto visivo con la nave a causa proprio di un violento
piovasco. Dopo una quarantina di minuti,con la visibilità migliorata,la torpediniera accosta per
invertire la rotta e tentare di rintracciare l’Enrichetta,invano.
Ancora dal rapporto del Comandante della Bassini,verso le 14.50,vengono avvistati rottami
e relitti galleggianti nell’acqua agitata ,e numerosi naufraghi che tentano di mantenersi a galla
per mezzo dei fusti dell’Enrichetta,caduti in mare.
Messe le lance a mare,fu possibile recuperare i primi sopravvissuti non prima delle 16.00 a causa
delle pessime condizioni meteo marine.
Non riuscendo a comunicare via radio a causa delle numerose scariche elettriche,la Bassini
continuò a cercare naufraghi fin verso le 17.54,mentre una coppia di Macchi in ricognizione,
forniva copertura aerea. Al termine dei tentativi,la torpediniera mise la prua verso Navarino
ove giunse intorno alle 19.
Cos’era accaduto all’Enrichetta ?
Attraverso il racconto dei sopravvissuti,si apprese che la nave era stata violentemente scossa
da tre fortissime esplosioni causate dall’impatto di altrettanti siluri lanciati dal sommergibile
inglese HMS UNISOM che in brevissimo tempo avevano incendiato i fusti di benzina caricati
in coperta e provocando un rapido affondamento : meno di un minuto !!
Dei 151 uomini a bordo,dei quali 104 in viaggio di trasferimento,soltanto 63 riuscirono a salvarsi
grazie alla torpediniera Bassini.
Circa l’identità del sommergibile inglese,le fonti dello stesso Ufficio Storico della Marina
sono discordi : alcune pubblicazioni riportano come affondatore l’UNISOM,mentre altre
l’HMS P3.
Fra le numerose vittime dell’affondamento v’erano l’Elettricista Gioacchino Alocco di Bra,classe 1921,e il Cannoniere SDT Bernardo Ghigo,anch’egli di Bra e classe 1921.Clcl Guglielmo Lepre (Etna)
Gruppo T.Prato Anmi-MondovìBibliografia :
PER NON DIMENTICARE di S.Marchisio ANMI Mondovì USMM La difesa del traffico con Albania,Grecia e Egeo Roma 1965 USMM Navi mercantili perdute Si ringrazia per la rarissima foto dell’Enrichetta il Sig. P.Berti fortunato possessore di un archivio incredibile,e il Ministero della Difesa Marina Militare per l’immagine della Bassini.