Libro, edito nel 1943 dalla Regia Accademia Navale, dai contenuti molto tecnici e quindi destinato ad una utenza qualificata, come erano appunto gli allievi ufficiali della Regia Marina.

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Nomenclatura del Sommergibile - Emersione ed Immersione

Paragrafo 1 °

 

CENNO SULLA STORIA DELLA NAVIGAZIONE SUBACQUEA

L'uomo in tutte le epoche ha sempre tentato di domare le forze della natura e di assoggettarle al suo volere, ed è perciò naturale che esso abbia anche pensato di padroneggiare i favolosi abissi marini e le vertiginose altezze dell'aria.
Se la fortuna e lo studio assistettero il sommo Leonardo, facendolo rimanere sottacqua per un certo periodo di tempo, con una campana da lui inventata e che è sfuggita alla curiosità dei posteri, non altrettanto fortunata per lui fu l'impresa di costruire delle ali per volare,tentativo che per poco non costò la vita al suo discepolo Zoroastro.
Oggi però, dopo circa 4 secoli e mezzo di tentativi dovuti a numerosissimi ed eroici studiosi, che molte volte pagarono con la vita il loro ardimento, si è riusciti ad avere aeroplani e sommergibili perfetti, con i quali in tutta sicurezza, si possono raggiungere altezze e profondità, alle quali sembrava impossibile arrivare.
Ma da questo progresso che fino ad oggi si potrebbe dire quasi parallelo, l'aeroplano sopravanza a grandi, passi il sommergibile, e mentre per il primo già si parla di volo stratosferico dove, come ha detto Pic-
card, essendo l'aria tre volte meno densa, si volerà con velocità tripla, e si costruiscono aerei capaci di più di  50 passeggeri, il secondo almeno per adesso deve accontentarsi di 120 metri di profondità e ser-
vire per soli scopi bellici.
In tutti i mod i oggi il sommergibile è una macchina perfetta, docile e rispondente a quanto gli si domanda, ed i servizi resi ai tedeschi durante la guerra mondiale, e che continua a rendere durante l'attuale
conflitto stanno a dimostrare quanto assegnamento si possa fare su di esso.

Lunga e penosa è stata la via per raggiungere questa perfezione e prove innumerevoli furono tentate in tutte le epoche.
Bushnell nel 1776 costruisce la «tartaruga americana»; Fulton nel 1801 costruisce il Nautilus ; Bauer nel 1850 costruisce il
Brandtaucher tutti con propulsione ad elica mossa a braccia, mentre Bourgais e Brun nel 1864 costruiscono il Plongeur con propulsione ottenuta, con un motore ad aria compressa.
Ma il primo sottomarino (i) degno di questo nome, fu il Gymnote di Gustavo Zedè (1886) su progetto di Dupuy de Lome a propulsione elettrica, ottenuta con motore da 56 HP alimentato da una batteria di accumulatori del tipo Plantè e con un dislocamento di 31 tonnellate.
Per il primo sommergibile bisogna risalire al Narval di Laubeuf nel 1898. Esso aveva un dislocamento di 117 tonnellate, macchine a vapore per la navigazione in superficie, ed una elettrica per la navigazione in immersione. Il combustibile adoperato era la nafta e ciò gli permetteva di spegnere istantaneamente i fuochi all'atto dell’immersione. Finalmente in America,Holland, nel 1899, costruiva l’Holland di 105 tonnellate di dislocamento dotato però di un motore a benzina. Le costruzioni progredirono sempre più e molti furono gli inventori di tutte le nazionalità che vi cooperarono, specialmente in
Italia.
Pulllino, nel 1891, con il Delfino di 95 tonnellate, munito di un motore elettrico alimentato da una batteria di accumulatori, e
l’Ing.Laurenti nel 1903 con il «Glauco» di 163 tonnellate di dislocamento, con 3 motori a benzina, e 2 elettrici azionanti due eliche, portano l’Italia in primo piano fra le nazioni costruttrici di sommergibili.
I motori a benzina a bordo erano però molto pericolosi per l'infiammabilità del liquido.Numerose disgrazie si verificarono anche i n Italia e sul «Foca» a Napoli il 26 Aprile 1909 morirono 16 persone e ne rimasero ferite 9.
Nel 1908-1909 già incomincia ad apparire il motore Diesel a nafta.I vantaggi che presenta l'adozione di questo motore sui sommergibili sono subito evidenti. Rapidità di messa in moto e di fermata, poco consumo di combustibile e quindi grande raggio di azione, eliminazione dei pericoli esistenti in quello a benzina perchè la nafta è molto meno volatile e numerosi altri vantaggi, fanno accettare con entusiasmo questo motore per i sommergibili.
Insieme al motore Diesel, anche i periscopi progrediscono, e si arriva a quelli con ingrandimento 6 e 1,5 ed angolo di visuale di 40°. Il tedesco Anschutz sviluppa e perfeziona la sua bussola giroscopica, i timoni orizzontali sostituiscono i vari sistemi per governare sotto l’acqua. Tutti questi progressi fanno si che i sommergibili usciti dalla fase sperimentale ,diventino delle vere e proprie macchine di guerra.D'altra parte essendo aumentata l'autonomia e quindi il tempo per il quale essi possono tenere il mare, risulta necessario migliorare anche l’abitabilità,l'armamento e tutti i servizi connessi, applicando due motori Diesel per diminuire i pericoli delle avarie. Crescono così, anche i dislocamenti e si arriva a 850/1200 tonnellate per i sommergibili oceanici e 250/500 per quelli costieri. Le varie nazioni,incominciano ad armarsi con flotte di sommergibili di vario dislocamento, ed altrettanto fa l'Italia costruendo il Foca dopo il Glauco, e i tipi Medusa (in numero di otto) tra il 1910
e il 1914 su progetto LAURENTI con dislocamento di 245/300 Tonnel
late, con velocità di 15 nodi alla superficie, 7 nodi in immersione e un armamento composto di due tubi lanciasiluri a prora. Circa altri 13 sommergibili furono costruiti in detto periodo per conto di marine estere, e sempre nello stesso periodo l’Ing.Bernardis costruisce il Nautilus e il Nereide di 230/300 tonnellate e l'Ing. Cavallini il Galileo Ferraris e il Giacinto Pullino dello stesso tonnellaggio.La Germania acquista l'Atropo e fa una ordinazione nei nostri cantieri per la costruzione di un sommergibile di 700/870 tonnellate, che in seguito allo scoppio della guerra mondiale fu requisito e prese il nome di  « Balilla ».L'arma sommergibile continua a svilupparsi ed a perfezionarsi rapidamente in tutte le .nazioni, cosicchè nell’ aprile del 1915 si può assistere al viaggio compiuto dall’U-21 che senza scalo da Wilhelmshafen si trasferisce a Cattaro. A conferma dell’efficienza raggiunta da quest’arma stanno le gesta compiute dai sommergibili tedeschi durante la guerra mondiale e la preoccupazione che essi procurarono agli alleati per l’affondamento di navi mercantili, che nel secondo trimestre del 1917 raggiunsero la cospicua
cifra di 2.256.954 tonnellate.

 

 

 

 

 

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