Libro, edito nel 1943 dalla Regia Accademia Navale, dai contenuti molto tecnici e quindi destinato ad una utenza qualificata, come erano appunto gli allievi ufficiali della Regia Marina.
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Il Comando di Grupsom Ringrazia il C.te Millelire per aver messo a disposizione questo prezioso Manuale.
Strutture e Cenno sui Calcoli di Resistenza degli Scafi
Paragrafo 3 °
TEORIA DI VON SANDEN
La teoria pubblicata da Von Sanden nel 1918, è quella che ci dà la vera soluzione del problema perchè stabilisce le equazioni che legano i coefficienti di resistenza dei materiali, agli sforzi ai quali è assoggettato il sommergibile e alle dimensioni di esso. Questa teoria è stata però rielaborata dal Colonnello GN Viterbo, il quale ha trovato nelle formule del Sanden degli errori.
La teoria di Viterbo espone il principio che in ogni punto del materiale dell'involucro cilindrico, si hanno tensioni interne normali, sia in direzione assiale 6el, sia in direzione tangenziale 6et, e permette altresì di calcolarle.Quindi le equazioni di sicurezza sono:
Altre formule determinano il carico Pk agente per unità di lunghezza circonferenziale delle ordinate.
RESISTENZA DEI FONDI
Le calotte flangiate di lamiera che chiudono alle due estremità lo scafo resistente del sommergibile, possono essere calcolate anch’esse con i sistemi esposti precedentemente e verificate sia allo sfioramento, sia
al fiaccamento. Le sollecitazioni alle quali si giunge attraverso le formule sono date dalle espressioni :
Le sollecitazioni ideali massime sono a queste proporzionali secondo Il coefficiente costante 0,85 e ciò spiega come nella pratica è indifferente l'uso delle 6et purchè Ks si prenda un conveniente valore.