ACCADDE IL 10 - LUGLIO

 

1943

 

La Conquista della Sicilia

 

Lo sbarco Alleato in Sicilia e la sua conquista, ancor più di El Alamein o Stalingrado, rappresentano nell'immaginario collettivo dell'occidente, il punto di svolta del conflitto in Europa, sia pure in un settore apparentemente secondario come quello Mediterraneo.
Esso rappresenta, per le potenze europee dell'Asse, l'inizio della fine, repentina per l'Italia, interminabile e convulsa per la Germania.

Preparato meticolosamente nel corso di pochi mesi, spiegò una forza poderosa, 190000 uomini in campo, fra Americani, Inglesi, del Commowealth, della Francia Libera, Polacchi, ecc. (esclusi gli organici di marina ed aviazione) 600 carri medi tipo M4, 14000 veicoli di vario tipo, inclusi blindati , semicingolati e semoventi, 1800 cannoni di vario calibro, 4000 aerei fra caccia, cacciabombardieri e bombardieri strategici, 2275 navi da carico, 1800 mezzi da sbarco, 280 navi militari, dalle corazzate ai cacciatorpediniere.
A questa imponente armata, l'Asse poteva opporre forze numericamente equivalenti solo in fanteria, e drammaticamente inferiori, quando non inesistenti, negli altri settori.

L'esito dello scontro, al dilà della retorica di regime, era dunque scontato.
Iniziato il giorno 10 Luglio, il giorno 18 un terzo dell'isola era in mano Alleata, ed i due terzi il giorno 31 Luglio. Il 17 Agosto, gli ultimi reparti italo-tedeschi si erano arresi od avevano varcato lo stretto, e gli Alleati entravano in Messina, completando l'occupazione dell'isola.

Sull'onda emotiva di questa disastrosa sconfitta, conclusione di una serie interminabile di altre brucianti sconfitte, il giorno 24 Luglio, Mussolini era stato messo in minoranza all'interno del Gran Consiglio del Fascismo. Il Re, cogliendo l'occasione, lo farà arrestare e trasferire in una località segreta. (Gran Sasso), incaricando quindi Badoglio di formare un nuovo governo, il quale dichiarerà, (ineffabile) la continuazione del conflitto accanto all'alleato Tedesco.

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