Regio Sommergibili
Classe "N" - N 5 N 6
Questa classe di unità venne progettata dal Colonnello del Genio Navale Curio Bernardis.
La costruzione delle prime quattro unità venne ordinata alla Ditta Ansaldo, mentre le successive due ai Cantieri Tosi di Taranto, rispettivamente nel settembre e ottobre 1915.
Si trattava di battelli a scafo semplice, con doppi fondi e depositi di combustibile interni; la forma dello scafo si ispirava quella dei Nautilus, ma con maggiore dislocamento, impianti ed apparecchiature più moderne, nonché la dotazione di un cannone da 76/30 antiaereo.
N5 ed N6, le due unità costruite dai Cantieri Tosi (e con motori Tosi) in sede di prova, conseguirono velocità ed autonomie sensibilmente superiori di quelli costruiti a Genova.
Alla torretta di alcuni battelli, fu adattato un paragambe metallico, che ne modificò sensibilmente la sagoma.
Regio Sommergibili N 1
Motto dell'unità: In undis per undas (fra le onde, per i mari)
Fu varato il 6 settembre 1917 e consegnato alla Regia Marina il 20 luglio 1918.
Ultimati i collaudi a La Spezia, raggiunse la base di Brindisi, dove, al comando del TV Francesco Cugia, effettuò due missioni offensive nelle acque di Durazzo.
Successivamente dislocata a Valona, effettuò undici uscite per agguati notturni alla Boa di S.Giovanni o fuori degli sbarramenti foranei; poi al termine del conflitto raggiunse la sede di Taranto.
Nel 1921 il battello fu trasferito a La Spezia dove svolse attività addestrativa e partecipò alle manovre navali del 1925/1926.
Nel 1927 per un breve periodo, al comando del TV Leone Ricardi di Ceva, fu presso l’Accademia Navale di Livorno per le uscite con gli allievi.
Successivamente posto in disarmo, venne radiato il 1 ottobre 1930.
Regio Sommergibili N 2
Varato il 26 gennaio 1918 ed entrato in servizio il 15 dicembre dello stesso anno, fu assegnato al Comandante CC.Colombo Tarò, e purtroppo non ebbe modo di partecipare ad alcuna azione di guerra durante il conflitto: rimase pertanto nella sede di La Spezia, dove operò nell’ambito della Squadriglia Sommergibili.
Negli anni dal 1920 al 1923, l’unità fu a disposizione dell’Accademia Navale di Livorno per attività addestrativa e nel dicembre 1923 partecipò alle operazioni di Corfù; passò poi a disposizione del Comando Difesa Marittima di Messina.
Dopo aver partecipato alle grandi manovre del 1924 tornò a La Spezia, dove venne nuovamente posto a disposizione dell’Accademia Navale.
Partecipò ancora, al comando del TV Gino Bombelli, alle manovre navali del 1927, poi fu posto in disarmo.
Il 1 maggio 1928 fu radiato.
Regio Sommergibili N 3
L’unità, al comando del TV Mario Menini, che ne curò l’allestimento, entrò a far parte della Squadriglia Sommergibili “N” di La Spezia il 13 ottobre 1918.
Purtroppo non riuscì a partecipare ad alcuna azione bellica ed anche negli anni successivi si limitò alle manovre navali e all’attività addestrativa, con brevi crociere nel Mar Tirreno. Saltuariamente e per brevi periodi fu dislocata alla Maddalena.
Effettuò anche numerose uscite con gli Allievi dell’Accademia Navale.
Disarmato nel 1934, N3 fu radiato dai quadri del Naviglio Militare il 1 agosto 1935.
Regio Sommergibili N 4
Anche questa unità non partecipò ad alcuna azione bellica, ed operò nella sede di la Spezia, nell’ambito della Squadriglia Sommergibili “N”.
Il 12 settembre 1923, al comando del CC.Armando Fumagalli, salpò dalla sua base per raggiungere Corfù, dove operò in due missioni di contrasto ad unità Greche, una presso Santi Quaranta e l’altra nelle acque a Sud di Corfù, senza peraltro essere costretta ad intervenire con le armi.
Negli anni successivi e fino al 1935, partecipò a tutte le manovre navali della flotta ed a brevi crociere addestrative nel Mar Tirreno. Venne dislocata saltuariamente anche a La Maddalena.
Posta in disarmo nel gennaio del 1935, fu radiata il 1 agosto dello stesso anno.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dislocamento:
In superficie 277 t.
In immersione 363 t.
Dimensioni:
lunghezza 49,50 m.
larghezza 4,28 m.
Apparato motore:
(da N1 a N4) 2 motori diesel Sulzer
(N5 e N6) 2 motori diesel Tosi
(tutti) 2 motori elettrici di propulsione Ansaldo
1 batteria di accumulatori al piombo.
Potenza complessiva:
(da N1 a N4) motori a scoppio 650 hp.
(N5 e N6) mo tori a scoppio 700 hp.
(tutti) motori elettrici 400 hp.
Velocità massima:
in superficie
( da N1 a N4) 12,5 knt.
(N5 e N6) 13,5 knt.
in immersione
(tutti) 7,7 knt
Autonomia in superficie:
(da N1 a N4) 1380 nm. a 8 knt.
(N5 e N6) 50 nm. a 2 knt.
Autonomia in immersione:
(da N1 a N4) 45 nm a 2 knt
(N5 e N6) 50 nm a 2 knt.
Armamento:
2 tubi lanciasiluri AV da 450 mm.
4 siluri da 450 mm
1 cannone antiaereo da 76/30
Equipaggio:
2 ufficiali, 21 tra sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo:
40 m.
fonti bibliografiche :
Turrini/Miozzi "Sommergibili italiani" Ed. USMM