Regio Sommergibile F 7

Motto dell’unità: Venne il dì nostro e vincere bisogna



Entrò in servizio il 1 gennaio 1917. dislocato inizialmente nella sede di Brindisi, dal gennaio dell’anno successivo operò alternativamente nelle sedi di Venezia e Porto Corsini, ed operando i numerose missioni offensive.
Il 12 febbraio 1918 affondò il piroscafo Pelagosa (245 tsl) presso lo scoglio di Guizza, e l’11 agosto, presso l’Isola di Pago, colò a picco la nave tradotta Euterpe.
Poi, il 29 agosto, nelle acque di Punta Mika lanciò prima contro un sommergibile e poi contro un piroscafo, ma purtroppo non ottenne risultati per il mancato funzionamento del siluro.
Partecipò inoltre a rischiose ed ardite missioni di riconoscimento campi minati nelle acque di Passo delle Sette Bocche; attaccò un piroscafo in navigazione a circa 3 nm. dall’Isola di Scarda che purtroppo non riuscì a colpire ancora una volta per difetti di funzionamento all’apparato di lancio.
Dopo la fine della guerra, fu alle dipendenze della sede di Venezia fino al mese di aprile 1919; poi successivamente e fino al 1923 alla base di Napoli, poi a Taranto dall’ottobre 1925 presso la Divisione Sommergibili (il cui comando aveva sede su nave Pacinotti).
Fino alla data della sua radiazione, avvenuta il 1 febbraio 1929 partecipò a manovre navali e ad esercitazioni di lancio e attacco.

 

Regio Sommergibile F 8


Motto dell’unità: Ricordati e aspetta



Entrò in servizio il 2 febbraio 1917.
Al comando del TV Vittorio Levi Schiff, il 14 febbraio, durante una esercitazione nel Golfo di La Spezia, durante la navigazione a ca. 2 miglia sud dell’Isola del Tino, a causa di una errata manovra, affondò su un fondale di ca. 30 metri. Fortunatamente fu recuperato senza danni, grazie al pronto intervento della nave appoggio sommergibili brasiliana Ceara.
Restò poi in cantiere fino al 14 dicembre, data in cui fu assegnato alla II°Squadriglia Sommergibili di Venezia. Durante la navigazione di trasferimento ebbe a lamentare un’avaria alla valvola di scarico del gas, con infiltrazioni di acqua e scoppio di un cilindro, per cui appena arrivato a Venezia, venne nuovamente immesso in bacino.
Dal marzo 1918 fu di nuovo operativo e compì missioni offensive in acque nemiche in vicinanza dei porti di Trieste e Pola: in giugno passò ad operare con la Flottiglia Sommergibili di Ancona.
La sua attività bellica fu in tutto di dieci missioni, senza risultati di rilievo.
Posto in disarmo subito dopo l’armistizio, venne radiato nel dicembre 1919.

 

Regio Sommergibile F 9

Motto dell’unità: Ubi Mars atrocissimus adsum (Presente ove più infuria Marte)



Fu varato il 3 giugno 1915 e consegnato alla Regia Marina nel settembre dello stesso anno.
Il Comandante TV Paolo Borgatti ne curò l’allestimento e l’approntamento operativo e dal 10 gennaio 1917 venne aggregato al Comando Marittimo di La Spezia, dove effettuò alcune missioni antisommergibili nell’Alto Tirreno.
Dal successivo mese di marzo passò alle dipendenze della I° Squadriglia di Venezia. Era in navigazione di trasferimento in sezione con F10, il giorno 11 quando nelle acque antistanti Messina venne cannoneggiato dal cacciatorpediniere Euro e della torpediniera Airone, perché scambiato per un battello nemico…se la cavò senza danni riuscendo ad immergersi rapidamente.
Assegnato a Porto Corsini, svolse missioni offensive lungo il litorale dalmata, nessuna delle quali degna di particolare rilievo.
Dopo la guerra come tutti gli altri battelli, fu impegnato in missioni di addestramento ed esercitazioni navali.
Venne disarmato e radiato 1 agosto 1928.

 

Regio Sommergibile F 10

 

Entrò in servizio il 29 dicembre 1916 ed al comando del TV Alessandro De Micheli operò fin da subito in missioni di caccia antisommergibile in Alto Tirreno.
Passato dal marzo 1917 in forza alla Squadriglia Sommergibili di Brindisi, il giorno 11 fu insieme ad F9, scambiato per un battello nemico e fatto oggetto di cannoneggiamento da parte di unità italiane al largo di Messina….anche esso fu costretto ad immergersi rapidamente, per evitare il peggio.
In ottobre fu distaccato a Valona per la difesa mobile di quella base e ne marzo 1918 passò in alla I° Squadriglia Sommergibili di Venezia, nell’ambito della quale operò in missioni difensive lungo il litorale dalmata e nelle acque adiacenti i porti di Trieste e Pola.
Nell’arco del periodo bellico compì in tutto 32 missioni, nessuna delle quali degna di particolare rilevanza.
Dopo aver partecipato a manovre e crociere addestrative in Adriatico per alcuni anni, fu disarmato e radiato il 2 giugno 1930

fonti bibliografiche :
Turrini/Miozzi "Sommergibili italiani" Ed. USMM

Sommergibili I° Guerra Mondiale

Grupsom - Sommergibili Mediterranei