Regio Sommergibile REMO
classe "R"(Tipo Cavallini)
I sommergibili da trasporto classe R furono sommergibili progettati dall'ingegner Cavallini nel 1943 per trasportare materiali di impiego bellico in Italia dal Giappone
disponeva di 4 stive di carico ,centrali, con una disponibilita' di carico di 600 tonnellate , Le 4 stive erano dotate ognuna di portelloni di carico/scarico nonche di picchi di carico smontabili . L'autonomia di circa 12.000 miglia a 9 nodi .-
Il Smg. REMO era stato costruito nei cantieri TOSI di Taranto ed era stato impostato il 5 settembre 1942, varato il 28 marzo 1943 e consegnato alla Marina, assieme al Smg. ROMOLO, il 19 giugno dello stesso anno.
La sua storia è brevissima perché tale fu la sua vita operativa: poche ore di navigazione!
Dopo un periodo di prove e di addestramento ridotto al minimo per i motivi di urgenza già detti, alle 09.30 del mattino del 15 luglio ’43 (a meno di un mese dall’entrata in servizio) il REMO, al comando del Ten. Vasc. Salvatore VASSALLO, lascia Taranto diretto a Napoli.
Alle 18.30 circa, mentre naviga in superficie al traverso di Punta Alice, viene raggiunto da uno dei quattro siluri lanciati dal sommergibile inglese UNITED. Colpito al centro, il REMO affonda in pochi minuti nel punto di latitudine 39°19’N e longitudine 17°30E, a 25 miglia dalla costa. Si salvano soltanto quattro persone: le tre che si trovavano in plancia (fra di esse, anche il Com.te VASSALLO) e il Serg. E Dario CORTOPASSI, che riesce a risalire dalla camera manovra.
Da notizie sulle attività di spionaggio, sembrerebbe che l’avversario fosse a conoscenza della partenza da Taranto del REMO (e del gemello ROMOLO, anch’esso affondato tre giorni più tardi a sud di Capo Spartivento calabro, colpito dalle bombe di un aereo della RAF) ed avrebbe, quindi, predisposto agguati con sommergibili provenienti da Malta e attacchi con aerei basati in Sicilia, a Comiso e a Pachino.
Tutto ciò perché questi nostri battelli avrebbero preoccupato non poco l’avversario, sì da farli considerare obbiettivo di primario interesse, in relazione a quanto si andava realizzando in Germania in fatto di progetti speciali (le cosiddette "armi segrete") e al loro possibile trasferimento occulto verso il Giappone, dopo gli attacchi aerei alleati su Peenemunde. Tuttavia, questa eventualità, ancorché verosimile, non trova riscontro nella documentazione italiana.
È certo, comunque, che in quel momento cruciale della guerra, quando la situazione stava precipitando (in Italia si era alla vigilia della caduta del Fascismo e a meno di due mesi dall’armistizio), c’era molta fretta di poter subito utilizzare questi battelli. I tedeschi, che ancora non disponevano di loro battelli adatti al trasporto su lunghe distanze (ma li stavano costruendo), premevano per avere i nostri in Atlantico, per impiegarli fra Bordeaux e Singapore, offrendo in cambio battelli d’attacco. Ma gli italiani non potevano accondiscendere, poiché quei sommergibili servivano per assicurare il traffico occulto con la Sardegna (piombo, rame, antimonio), nel momento in cui il contrasto degli alleati nel Tirreno era in forte crescita. E ciò spiega la rapidità con la quale i battelli, dopo la consegna, vennero resi operativi e fatti partire subito per Napoli.
Con il Smg. REMO si perdono:
- Ten. Vasc. Ranieri CAGLIANO, Ufficiale in 2ª
- Cap. G.N. Tarquinio RUZZA, Direttore di Macchina
- Ten. G.N. Aldo BOCCARDI
- Guardiamarina Orfeo LONDERO
- Asp. Guardiam. Paolo NIMIRA
- C°3^cl. Francesco PELUSO
- C°3^cl. Olimpio TERZOLO
- 2°C° Nello ANGELETTI
- 2°C° Renato BARTOLETTI
- 2°C° Enrico BLASONI
- 2°C° Taltibio CELLI
- 2°C° Alfonso CIONTI
- 2°C° Trento DI BELLA
- 2°C° Antonio ZIZZI
- Sgt. Eugenio ALONGI
- Sgt. Nicola DE SIMEIS
- Sgt. Ugo PANICHI
- Sgt. Francesco SARDÙ
- Sc. Antonio ARPINO
- Sc. Donato CASINO
- Sc. Elio CELLERINI
- Sc. Guido CHIUMENTI
- Sc. Bruno COMPARINI
- Sc. Renzo COTOLONI
- Sc. Attilio GALVAN
- Sc. Lino GUARESCHI
- Sc. Manlio LEONI
- Sc. Antonio MICALEF
- Sc. Mario PAIANO
- Sc. Giuseppe PAPPALARDO
- Sc. Efisio TURCO
- Com. Alfredo ARIA
- Com. Vittorio AROSIO
- Com. Gastone BERTI
- Com. Aniello BOCCANFUSO
- Com. Giuseppe BONFANTI
- Com. Cosimo CAIFFA
- Com. Giovanni CATELINO
- Com. Biagio DANDRICCIO
- Com. Giocondo DAVID
- Com. Salvino DOLFIN
- Com. Armando FERRIERO
- Com. Bernardo FOGLIASSO
- Com. Giuseppe GUMINA
- Com. Mario IACOMETTI
- Com. Leonardo INGRIVAGLIA
- Com. Mauro LA DAVAZ
- Com. Armando MARZIALE
- Com. Angelo MAZZACOLLO
- Com. Luigi NICOLI
- Com. Angelo RAMPINELLI
- Com. Luciano SAPUCCI
- Com. Gaetano SARDO
- Com. Spartaco TANGANELLI
- Com. Achille VENTURI
Onore a Loro!
Caratteristiche Tecniche
Dislocamento
Sup. 2201,30 t.
Imm. 2606,75 t.
Dimensioni
Lungh. 87,00 m.
Largh. Max 7,80 m.
Motori:
2 motori diesel TOSI + 2 motori elettrici MARELLI
1 batteria di accumulatori al piombo composta da 216 elementi.
Potenza complessiva:
motori a scoppio 2600 hp.
Motori elettrici 900 hp.
Velocità max in superficie: 14 knt.
Velocità max in immersione: 6,5 knt
Autonomia in superficie:
12000 nm. a 9 knt.
Autonomia in immersione:
6,5 nm. a 6,5 knt.
110 nm a 3,5 knt.
Armamento:
3 mitragliere singole da 20 mm.
7200 proiettili
Equipaggio:
5 ufficiali, 56 tra sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo:100 m.
Coefficiente di sicurezza relativo alla sollecitazione massima riferito al limite di elasticità del materiale: 3Fonti:"Sommergibili italiani" di A.Turrini e O.Miozzi - USMM
Sommergibili II° Guerra Mondiale
Grupsom - Sommergibili Mediterranei