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MAX KENNEDY HORTON

SOMMERGIBILISTA PER VOCAZIONE

 

Non occorse molto per capire che la carboniera aveva fermato le macchine e con essa anche due caccia per
effettuare operazioni di carbonamento mentre il THETIS e gli altri due caccia manovravano in zona per
offrire copertura alle navi ferme.
Approntato velocemente il battello per l’attacco,Horton portò l’E-9 a distanza utile lanciando un siluro dal tubo laterale di sinistra contro l’incrociatore e i due di prua contro il gruppo carboniera/caccia.
Il primo siluro fallì il bersaglio mentre gli altri due centrarono sia la carboniera,che affondò in poco tempo, sia l’S-148 che riuscì comunque a rimanere a galla e trovare rifugio nel porto più vicino.
Il 2 Luglio,al largo di Danzica,l’E-9 avvistò ancora due grosse navi da guerra ed un solo Caccia di scorta,che navigavano alla velocità di 18 nodi su di un mare calmo e liscio come una tavola.
Manovrando opportunamente per posizionarsi ad una distanza utile,circa 400 yards ( 360 mtr),Horton lanciò due siluri prodieri alla volta delle unità nemiche : come ben sanno i sommergibilisti,il lancio dei siluri provocava grossi problemi di assetto per la perdita rapida di peso , problema che la Regia Marina Italiana risolse brillantemente  prima del secondo conflitto mondiale con un moderno sistema di recupero di peso.
Dunque,dopo il lancio delle torpedini prodiere, per l’appunto a causa della variazione d’assetto,non fu possibile effettuare ulteriori lanci , anche perché uno dei Caccia avvistò l’E-9 mettendogli la prua addosso
con l’evidente intenzione di speronarlo . Mentre Horton comandava l’immersione rapida,una delle due grosse unità venne centrata da un siluro : il sommergibile che nel frattempo aveva imbarcato acqua per compensare l’assetto,si appesantì eccessivamente andando giù a piombo,fino a toccare il fondo,15 metri più sotto,fortunatamente senza seri danni allo scafo.
La nave colpita risultò poi essere l’incrociatore PRINZ ADALBERT che malgrado i danni inferti dalla torpedine riuscì a raggiungere la propria base ed entrare in bacino per le riparazioni.

Incrociatore PRINZ ADALBERT

Negli ambienti della Marina Imperiale germanica cominciò a circolare  il convincimento che il Mar Baltico dovesse essere ribattezzato Mare di Horton ,costringendo i servizi segreti del Kaiser a porre una lauta taglia sul capo dell’inglese.
Per i meriti conquistati,Horton venne insignito dallo Zar con la medaglia dell’ordine di San Giorgio,la più alta onorificenza militare russa.
Dal successivo mese di Ottobre e fino all’inizio del terribile inverno russo,molti altri attacchi furono condotti dai due battelli contro il traffico commerciale dalla Svezia verso le coste tedesche e con discreto successo.
All’inizio dell’inverno,Horton fu richiamato in patria per assumere il comando di un nuovo sommergibile,il J-6 appartenente all’omonima classe “J” , e a nulla valsero le proteste e le insistenze del Comando russo affinchè l’inglese restasse nel Baltico  e al comando della piccola flottiglia.

HMS J-5 della stessa classe “J” cui apparteneva il J-6 di Horton

L’Ammiragliato fu irremovibile,soprattutto a causa della ferale opposizione del 2° Lord del mare ancora memore dell’episodio del Jolly Roger esposto da Horton :  “come poteva  essere possibile che un pirata assumesse  l’incarico ed il grado di Ufficiale Comandante Anziano nel Baltico ? “ .
La vicenda ebbe quindi termine con un nulla di fatto per i russi , mentre Horton incassava altri riconoscimenti : la medaglia dell’ordine di San Vladimiro con spade , la medaglia dell’ordine di S.Anna con spade e diamanti (mai assegnata ad ufficiali giovani come lui) e la già menzionata medaglia dell’ordine di San Giorgio. Non ancor pago e satollo di onorificenze, Horton venne insignito perfino dal governo francese con il titolo di Cavaliere della Legion d’Onore per la cavalleria dimostrata contro il nemico e tanto per
Decorare ulteriormente la sua uniforme, Sua Maestà Britannica aggiunse un ulteriore nastrino alla sua D.S.O.
Il 25 Gennaio 1916,Horton prese il comando del J-6 , un battello di 1200 tonn.,di cui curò le fasi finali dell’allestimento e i relativi  collaudi in mare , per poi trascorrervi ben 18 mesi in inutili ed infruttuosi pattugliamenti nelle tempestose acque del Mare del Nord.
Il 4 Dicembre 1917 , Horton venne finalmente sbarcato per supervisionare il completamento ed i collaudi di un nuovissimo battello,l’M-1, di cui avrebbe preso il comando una volta commissionato dalla Royal Navy.
L’M-1 era armato oltre che con le consuete torpedini anche di un pezzo da 12” in torretta,posta immediatamente di prua alla falsa torre.

HMS M-1 alle prove in mare

HMS  M-1 in mezzo ad altre unità della Royal Navy

 

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Guglielmo Lepre (Etna)

Grupsom - Sommergibili Mediterranei