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L’EPOPEA DEI LUPI GRIGI
(Die Grauen Wölfe)
IV Parte - 1941

di Guglielmo Lepre e Luca Minelli

ADDESTRAMENTO :
4^ Flott. Stettino
5^ Flott. Kiel
8^ Flott. Danzica
18^ Flott Hela
19^ Flott Pillaü
20^ Flott. Pillaü
21^ Flott. Pillaü
22^ Flott. Gotenhafen

Altre basi per Uboote saranno :

Wilhelmshaven
Hammerfest
Kristiansand
Horten
Tolone
Pola
Kirkenes
Skjomenfjord
Amburgo

Queste  si alternarono alle altri basi menzionate in diretta relazione con la disponibilità derivante da eventi bellici o necessità tattiche contingenti .
Mentre l’Afrika Korps sbarcava a Tripoli il progetto di trasferire un’aliquota di uboote nel Mediterraneo
divenne una tragica realtà per Dönitz nonostante Egli vi si fosse opposto strenuamente con decine di
valide argomentazioni , fra cui il singolare convincimento che in quel mare vi si potesse entrare ma non uscire a causa delle correnti marine di estrema violenza : i nostri battelli seppur con infinte peripezie avevano dimostrato il contrario .
Fu così che un primo gruppo di 6 battelli ( Gruppo Goeben ) attraversò indenne lo stretto di Gibilterra :
gli  U-75-79-97-331-371-559 raggiunsero prima Messina ( Settembre-Ottobre 41) poi Salamina (Grecia) dove i tedeschi con la loro famosa precisione e alacrità , avevano costruito una propria base .
I sei battelli costituiranno la 23^ Flottiglia al comando dell’Amm. Förste che dipenderà direttamente dal
BdU che a sua volta lascerà le competenze strettamente operative all’Amm. Weichold (Dall’1/11/41 comandante navale in Italia )
Il nuovo teatro operativo non sarà particolarmente affine alle caratteristiche di mezzi ed uomini abituati
all’Atlantico : il traffico nemico in Mediterraneo era scarso ma fortemente scortato e le chiare acque di
questo mare costituivano un ulteriore rischio di avvistamento per gli attenti occhi degli scaltri piloti inglesi .
I risultati di questi battelli non si fecero attendere e furono particolarmente vistosi :
la portaerei Ark Royal fu affondata dal battello di Friedrich Guggenberger giunto successivamente , la vecchia corazzata Barham dall’ U-331 di Von Tiesenhausen , l’U-75 di Ringelmann affondò due LCT nei pressi di Tobruk , l’U-97 di Heilmann affondò la petroliera Pass of Balmaha e il piroscafo Samos .
Oltre agli uboote , furono inviati  altri piccoli ma preziosi mezzi navali quali schnellboote (Motosiluranti ) e dragamine , quindi un corpo aereo al completo (X FliegerKorp) inviato , ritirato e di nuovo inviato : in  considerazione dei successi e della necessità , Hitler impose al BdU l’invio di altri quattro  battelli a rinforzo del gruppo Goeben progettando a breve la dislocazione di altri 12 battelli nel bacino occidentale del Mediterraneo più a ridosso di Gibilterra .
Dönitz masticò amaro contro un irremovibile Hitler , ma da militare di razza obbedì agli ordini e quattro battelli partirono alla volta del Mediterraneo : Il gruppo “Arnauld”  composto dai battelli U-81,205,433 e 565
attraversò lo stretto ai primi di Novembre per raggiungere Salamina via Messina , ma l’U 433 fu sfortunato
perché fu intercettato e affondato dalla corvetta HMS Marigold al largo di Malaga negli stessi giorni in cui
l’Ark Royal veniva affondata dall’ U-81 .

A fine Novembre altri dieci battelli presero la via del Mediterraneo , ma a seguito dell’aumentata sorveglianza inglese soltanto gli  U-577,562  e 652  riuscirono ad eluderla e transitare : l’U-95 che pur era
riuscito a infilarsi nelle agitate acque della Rocca finì per essere intercettato e affondato nei pressi dell’isolotto di Alboran mentre l’U-206  fu affondato da aerei nel G. di Biscaglia nel corso del trasferimento verso sud . Non ebbero miglior sorte gli U-96 ,563 ,558 e 71 che sottoposti a caccia spietata furono costretti a rientrare nelle basi da cui erano partiti .
Incidentalmente l’U-96 è quello le cui gesta furono consacrate nel romanzo “Das Boot”  e nell’omonima pellicola cinematografica di anni fa .
Il pessimo andamento della campagna in Cirenaica convinse Hitler ad aumentare il numero degli uboote operanti in Mediterraneo e portarlo a complessive 36 unità per averne almeno il 50 % operativo a tempo pieno . Prima della fine dell’anno altri 11 battelli (372-375-453-568-374-573-74-77-83-133-577 ) traversarono con successo lo stretto mentre il 451,il 569,il 432 e il 202 dovettero rinunciare e il primo finì affondato ancor
prima di iniziare il passaggio da ovest verso est .
Queste nuove unità giunte furono inquadrate nella 29^ flottiglia con base a La Spezia .
Fonti dell’USMM (Ufficio Storico della Marina Militare) ascrivono 169 navi affondate dai  68 uboote  (numero citato dalla maggior parte delle fonti )  impiegati in Mediterraneo dall’autunno del 1941 al corrispondente periodo del 1944 , contro le 25 navi affondate dai 160 battelli italiani operativi dal 1940 all’ 8 Settembre 1943 .

 

Percepiamo la necessità di raccomandare a chi legge questi dati , di non giungere a conclusioni banalmente
scontate : i nostri equipaggi si batterono da leoni non meno dei colleghi tedeschi i quali non erano afflitti
dalla povertà dei mezzi,dei materiali e dalle dottrine d’impiego fuori da ogni logica .
A riprova di ciò giova ricordare le parole di apprezzamento espresse da Dönitz nei confronti dei nostri equipaggi atlantici talvolta ritenuti perfino superiori agli uomini degli uboote per determinazione e tenacia .
Nel frattempo , in Atlantico , l’appoggio americano ai cugini inglesi andava progressivamente crescendo fino a giungere all’11 Dicembre ( dichiarazione di guerra agli USA) data in cui tutto il potenziale bellico e industriale statunitense venne messo in moto senza più alcuna riserva di carattere politico e strategico : in sintesi ciò era la logica conclusione di quanto Roosevelt aveva dichiarato al popolo americano nel Dicembre dell’anno precedente :
« Fin da Jamestown e da Plymouth Rock, la civiltà americana
non è stata mai in un pericolo così grave come oggi. Se la Gran Bretagna
sarà sconfitta, le potenze dell'Asse domineranno i continenti
d'Europa, Asia, Africa e Australia e saranno in grado d'impiegare
su terra e sul mare immensi mezzi ausiliari contro il nostro continente.
Non è un'esagerazione affermare che noi tutti, nelle due Americhe,
vivremmo allora sotto la minaccia di una pistola puntata, e questa
pistola sarebbe carica di una micidiale materia esplosiva economica
e militare. »  (Dönitz..op. cit.)
Nel Luglio del 1941 gli USA occuparono l’Islanda , installandovi strutture tali da incrementare massicciamente la copertura aerea a scapito ovviamente degli uboote operanti nel suo raggio d’azione .
L’episodio del cacciatorpediniere USS Greer , avvenuto come altri episodi ancor prima dell’entrata ufficiale
degli USA in guerra , toglie ogni residuo dubbio sul reale atteggiamento della US Navy  nei confronti
dei battelli tedeschi .
Ancora una volta , Dönitz , nelle circostanze in cui venne perduta la Bismarck , non mancò di evidenziare
la maggior convenienza strategica di  una grande flotta di uboote che per costo e rendimento  risultavano di gran lunga più efficaci contro il potere marittimo britannico .
Con l’invio di battelli in Mediterraneo , le operazioni in Atlantico subirono un sensibile ristagno  e si poteva
già intuire che le condizioni della guerra navale sarebbero diventate ancor più aspre : l’epica operazione di salvataggio degli equipaggi dei due corsari (Atlantis e la rifornitrice Python) ,a cui partecipò anche la nostra forza subacquea dislocata a Bordeaux , chiuderà quasi l’attività operativa del 41 , e fu una delle operazioni meglio coordinate e meglio riuscite di tutto il conflitto in Atlantico che nel corso dell’anno successivo raggiungerà picchi di autentica spietatezza e ferocia . Il 12 Agosto 1941 partì da Liverpool il primo convoglio “Artico” , battezzato “Dervish” ,al comando del Contrammiraglio Wake-Walker , un veterano dell’Atlantico, con materiali e mezzi per le dissanguate armate sovietiche , a cui faranno seguito , negli anni successivi , altri 41 convogli per Murmansk e Arkangelsk e 36 di ritorno .

 

I numeri di questi aiuti a Stalin saranno invero elevati : 1528 navi-viaggio che trasporteranno 4 milioni di tonnellate di materiali rappresentati , fra l’altro , da 18700 aerei ,10800 mezzi corazzati ,10mila pezzi di artiglieria , 437039 automezzi di vario tipo nonché  materiali vari e di prima necessità .
Basti considerare che l’URSS nei primi sei mesi di guerra perderà 10milioni di uomini fra morti,feriti,prigionieri e dispersi , nonché 10mila aerei , 20mila carri armati e 33mila pezzi di artiglieria .
Il teatro operativo dei convogli artici sarà uno dei più duri e spietati a causa delle condizioni meteo-marine estremamente  avverse sia per le navi sia per gli uboote infinitamente più piccoli .
I primi 6 convogli passeranno senza particolari problemi ma il PQ6 salpato a Dicembre  registrerà 5 mercantili bloccati dei ghiacci della banchisa per lungo tempo , questo perché Luftwaffe e Kriegsmarine erano impegnate in appoggio ad operazioni terrestri dell’esercito .
Sul finire del 41 , si diede inizio alla concentrazione di unità navali pesanti con le quali si intendeva ostacolare il flusso di materiali verso l’URSS di concerto con Luftwaffe e Ubootwaffe , mentre nel Mar Baltico si tentava di acquisire il totale dominio navale con l’ausilio dei finlandesi per tagliare fuori definitivamente le forze navali sovietiche .
Il primo mercantile ad affondare fu il Waziristan del PQ7 , silurato dall’U-314 del Comandante Schendel ;
fu soltanto la prima vittima dei Lupi grigi perchè l’anno successivo sarà testimone di ben altre tragedie : fra il Marzo e il Dicembre 1942  i tedeschi completarono lo schieramento aereo-navale e presero a martellare senza sosta le navi che intraprendevano le rotte in mezzo ai ghiacci .
Nonostante ciò , a fine conflitto , risulterà perduto soltanto il 5,6 % delle navi impiegate ed il 21% dei materiali inviati a Stalin .

 

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Grupsom - Sommergibili Mediterranei