Guglielmo Lepre

(nick GRUPSOM - C.te ETNA)

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Presenta


LA MARINA MERCANTILE GIAPPONESE
IN GUERRA

di CLC Guglielmo LEPRE "Etna"

Gran parte della navi francesi furono acquisite in Indocina ed altri possedimenti d'oltremare. Fra quelle italiane,spiccano alcune che fuggirono da porti africani dopo la caduta della A.O.I. (Africa Orientale Italiana).

Oltre alle navi di cui sopra, molte altre vennero catturate in vari porti del Pacifico, a mano a mano che progrediva l'avanzata giapponese.

Navi inglesi :
HONAN MARU                 ex WAR SIRDAR
NANSEI MARU                  ex PLEIODON
SHOSEI MARU                   ex SOLEN
NICHIRIN MARU              ex MATA HARI
HOKI MARU                       ex HAURAKI
KEMBU MARU                    ex EMPIRE BLOSSOM
KEISHI MARU                    ex HENRY KESWICK
RISUI MARU                       ex LIPIS
KASUMI MARU                 ex KAMPAR
GYOSAN MARU                ex HOSANG
GYOTEN MARU                 ex EMPIRE PAGODA
GYOKU MARU                   ex EMPIRE DRAGON
KENSEI MARU                   ex HINSANG
CHORAN MARU               ex LAKE CHAMPLAIN
ENOSHIMA MARU           ex RFA EBONOL

Navi Olandesi :
GYORYO MARU                 ex SUMATRA
KIKUSUI MARU                 ex IRIS
YUNO MARU                      ex JUNO
ARARE MARU                    ex PAULA
BUKUN MARU                   ex ANASTASIA
CHIHAYA MARU              ex TJISAROEA
KYOKO MARU                   ex SCHOUTEN
KITA MARU                                    ex GEMMA
OSE MARU                          ex GENOTA
KYOKO MARU                   ex SEMIRAMIS
HOSEI MARU                     ex POSEIDON
YOSEI MARU                      ex JOSEFINA
ANJO MARU                      ex ANGELINA
TANGO MARU                   ex TALANG AKAR

Navi Americane :
PARAN MARU                   ex PALAWAN
HOKUHI MARU                 ex CETUS
ANAN MARU                     ex ANAKAN
SANRAKU MARU             ex USS SARA THOMPSON AO-8

Navi norvegesi :
MANRYU MARU               ex BORDVIK

Dette navi andarono a rinpinguare la flotta mercantile ma alcune di esse furono convertite
per utilizzi speciali.

Osserviamo ora brevemente,quali erano le necessità più impellenti delle forze di invasione alle quali era chiamata a soddisfare la marina mercantile :

Bisogna fare però fare un distinguo fra le necessità derivanti dalle iniziali operazioni di conquista,per le quali occorrevano maggiori risorse in termini di uomini,mezzi e materiali, da quelle successive per il mantenimento  dei territori e delle basi d'appoggio.
A mo' di esempio, un mercantile di 5000 tsl (tonnellate di stazza lorda) poteva trasportare al massimo 2000 uomini di truppa ,numero che però rappresenta meno della metà degli uomini necessari per condurre un attacco nelle iniziali fasi di espansione.
L'Esercito imperiale impiegò 650mila tonnellate via mare , per l'occupazione delle Filippine , 710mila per l'invasione della Malesia , e circa 1milione o poco più, durante le fasi iniziali del conflitto.
Una normale brigata di fanteria abbisognava di  5mila tonn di materiali al seguito , peso che equivale alla portata di un mercantile di medio tonnellaggio.
Un intera divisione,invece, abbisognava di 150mila tonnellate di materiali , che tradotto in termini di navi necessarie al trasporto,vuol dire  30 navi di medio tonnellaggio o 15 di maggior stazza e capacità.
Non bisogna dimenticare però che i trasporti programmati e organizzati erano un conto, mentre quelli effettuati in situazioni di emergenza si rivelarono inefficienti : in definitiva tutto ciò si traduceva in un non ergonomico e saggio impiego dei mercantili.
Ad esempio, la Kiyosumi Maru di 8614 tsl , fu impiegata per trasportare 1.222 uomini di truppa e 595 tonn di bagagli  -  la Oyo Maru di 5458 tsl fu mandata da Rabaul a Kolombangara (385 mg) , con appena 987 soldati e relative scorte di munizioni, veicoli
e  bagagli  -  la Pacific Maru ,di 5873 tsl, fu costretta a due viaggi consecutivi per trasportare e sbarcare 391 soldati,146 veicoli vari, 50 cavalli e 6 cannoni da  prima linea - la Miyadono Maru di 5000 tsl , trasportò 937 rimpiazzi alla base di Erventa partendo da Rabaul (una delle principali basi avanzate giapponesi)  - la Kazuura Maru  potè trasportare soltanto 205 soldati,134 cavalli,pochi veicoli ed una modesta quantità di rifornimenti ed equipaggiamenti vari .
Il record del peggior impiego toccò alla Aikoku Maru ,una nave passeggeri da 10500 tsl ,
che fu fatta salpare da Hiroshima per la Nuova Guinea con soli 600 soldati .
Detta nave,oltre ad effettuare viaggi per conto dell'Esercito imperiale,venne trasformata in Incrociatore Ausiliario armato , finendo poi per essere affondata nella laguna di Truck con un carico di munizioni.


(Aikoku Maru)

Un altro annoso problema fu la logistica locale : raramente si poteva disporre di  moli ove poter ormeggiare in sicurezza , tanto è vero che moltissime operazioni venivano condotte con nave alla fonda e  l'utilizzo di chiatte di piccole o medie dimensioni che in termini di operatività e tempo , risultarono complicate e lunghe.
Per smistare 1800 soldati fra le varie isole delle Salomone occorsero 300 chiatte, a Guadalcanal,una divisione necessitava di 50 chiatte di media stazza per trasferire i rifornimenti alimentari  dalla più vicina base a 300 mg.

 

In campo avverso, gli americani pianificarono che occorressero 549 tonn di materiali per truppe in aree relativamente tranquille,ed il 30% in più per truppe dislocate al fronte, disponendo di organizzazione e mezzi specializzati di gran lunga superiori a quelli nipponici.
Altra considerazione da fare,non meno importante, è che gran parte dei mercantili giapponesi venivano impiegati per rifornire di materie prime le industrie nazionali,coprendo distanze enormi dalle fonti di approvvigionamento.
Questo problema,insieme con quello dei rifornimenti destinati ai vari fronti, rese oltremodo cruciale l'impiego dei mercantili.

Un altro problema non meno spinoso fu  quello del rifornimento di petrolio non disponendo di una adeguata flotta cisterniera e di capaci depositi di stoccaggio in patria.
 Tutti ricorderanno come ,questo problema, afflisse e penalizzò Germania ed Italia,alleati del Giappone.

Più ci si addentra nelle problematiche giapponesi e più ci si rende conto di quanto esse fossero profonde fino a risalire alla restaurazione in epoca Meiji ,quando fu dato il via ad un processo di modernizzazione tanto rapido quanto affannoso dovendo importare dall'estero tutto quanto occorreva e verso il quale, il paese era stato chiuso per secoli.
Unificare la nazione e centralizzare il potere fu un'opera invero complicata e difficile : negli anni successivi e fino agli anni cruciali della 2GM , la complessità dei rapporti fra
i vertici economici,finanziari,politici e militari era ancor viva , dominante e in qualche misura foriera di caos.

Il grafico che segue dà un chiara idea dell'andamento nel settore delle costruzioni navali mercantili.


 

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Guglielmo Lepre (Etna)

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