Libro, edito nel 1943 dalla Regia Accademia Navale, dai contenuti molto tecnici e quindi destinato ad una utenza qualificata, come erano appunto gli allievi ufficiali della Regia Marina.

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Apparato Motore di Propulsione di Superfice

Paragrafo 2°

 

DESCRIZIONE DEI MOTORI DIESEL A DUE TEMPI.

Sui sommergibili moderni, l’apparato Motore Diesel di propulsione in emersione è costituito generalmente da due motori a due tempi ad inieziòne meccanica.
In figura sono ripòrtati schematizzate le diverse fasi del ciclo Diesel in un motore a due tempi, nelle quali e stato messo in rilievo la
disposizione delle luci di scarico e di lavaggio.

 

perchè riesca più chiara la compressione del ciclo teorico, sopra detto. Una sezione trasversale di un motore Diesel a 2 tempi fà vedere i vari organi che lo compongono. Il motore comanda direttamente tutti gli ausiliari necessari al suo funzionamento, per cui esso durante la marcia è indipendnte da qualsiasi meccanismo. Il basamento è formato da 3 parti in ghisa unite tra di loro mediante robuste flangie ed ha una larga superficie di appoggio per il fissaggio allo scafo. La sezione dei longheroni del basamento è molto robusta, in modo da assicurare una grande rigidità longitudinale. Sul basamento appoggiano una serie di montanti di ghisa i quali servono a sostenere i cilindri motori e le pompe d’aria. Essi portano le guide dei pattini, e sono collegati lateralmente fra di loro a circa 2/3 della lorq altezza da ponti di ghisa. Le guide dei pattini sono piane con controguide di ghisa registrabili con adatti spessori.
Il  cilindro motore è costituito da ‘tre elementi principali: il còrpo esterno in ghisa che appoggia sui montanti ed è collegato ad essi medianie flangie e bulloni. Il collegamento tra cilindri montanti e basamento, è però ottenuto mediante colonne di acciaio che uniscono direttamente le estremità superiore del cilindro con le traverse del basamento, mantenendo sempre in compressione tutta l’ossatura del motore.
I  corpi dei cilindri sono collegati lateralmente fra lorò, in modo da cosrtiituire longitudinalmente ina sola unità per tutta la lunghezza del gruppo dei cilindri. Il corpo dei cilindri porta anteriormente il serbatoio di lavaggio, comunicante attraverso valvole automatiche, con luci praticate sulla camicia, e posteriormente il tubo di scarico. Il corpo dei cilindri costituisce la parete esterna della camera di circolazione dell’acqua di raffreddamento, la quale viene introdòtta in basso e, mediante due uscite superiori, passa a raffreddare la testata.
La camicia interna è di materiale speciale, ed è fissata all’estremità superiore, nel quale punto essa è provvista di una robusta flangia, fra il corpo del cilindro e la testata, mentre resta guidata a libera dilatazione verso il basso: la flangia superiore è protetta dalla testata dall’azione delle fiamme, che certamente cagionerebbero in essa, dato specialmente il suo notevole spessore, delle rilevanti sollecitazioni termiche. La camicia porta le feritoie per l’ammissione dell’aria di lavaggio verso il lato anteriore del motore, e le feritoie di scarico del gas verso il lato posteriore. La testata del cilindro è di acciaio fuso ed è applicata direttamente sul cilindro mediante prigionieri. Essa porta al centro la sede del polverizzatore e ai due lati le valvole di sicurezza e di avviamento.

Il manovellismo è munito di testa a croce ed il perno porta il pattino guarnito di metallo bianco. Lo stantuffo motore è costituito da tre parti principali: asta, testata e mantello.
L’asta è di acciaio fucinato cilindrica.
La testata è di acciaio speciale con profilo superiore leggermente convesso. La parte inferiore dello stantuffo è costituita da un mantello di ghisa o di lega d’alluminio, la cui funzione è quella di mantenere chiuse le feritoie di lavaggio e di scarico anche nella posizione più alta dello stantuffo e di dare una certa guida allo stantuffo entro il cilindro, pur non dovendo sostenere alcuna spinta laterale. Il raffreddamento dello stantuffo è ottenuto per mezzo di olio a circolazione forzata, introdotto e scaricato mediante un sistema di tubi a cannocchiale, di cui la parte mobile è fissata all’asta dello stantuffo, la parte fissa ai ponti di collegamento fra i montanti. Nella parte frontale inferiore del møtore è situata la pompa del combustibile, provvista di dispositivi di controllo e di regolazione. La distribuzione nei, cilindri motori, è ottenuta mediante un albero disposto normalmente all’albero motore e ricevente il moto da questo per mezzo di una coppia di ingranaggi elicoidali. Superiormente all’albero di distribuzione è sistemato l’albero di inversione e sopra l’albero di regolazione, che può essere comandato dalle maniglie di manovra o dal regolatore di sicurezza.
La maniglia di manovra comanda anche le valvole di avviamento che immettono l’aria compressa nei cilindri per la messa in marcia.
La pompa dell’aria di lavaggio è a stantuffo a doppio effetto, con distribuzione mediante valvole automatiche. La pompa d’acqua per la
circolazione di raffreddamento generale dei motore, è in bronzo a 2 stantuffi a 180°, mossi da un eccentrico calettato sull’albero motore; aspira l’acqua direttamente dal mare e la fà circolare nel motore, raffreddando prima i refrigeranti e quindi le testate ed’i cilindri motori.
La pompa dell’olio per la lubrificazione forzata del motore è del tipo ad ingranaggi, ed è comandata dall’albero motore ner mezzo di una coppia di ingranaggi elicoidali. Il refrigerante per l’olio di lubrificazione è costituito da un fascio tubierò entro cui circola l’acqua di mare; l’olio circola esternamente ai tubi. Il filtro per l’olio di lubrificazione è doppio e le due metà sono tra loro commutabili in modo che mentre una metà è in funzione l’altra può esere agevolmente pulita. La costruzione del motore è fatta in modo che si possono facilmente ispezionare e smontare i vari organi per le eventuali revisioni e riparazioni.

Il motore a 4 tempi differisce solamente per il fatto di non avere le luci di scarico e di ammissione dell’aria di lavaggio e per avere le valvole di ammissione dell’aria e scarico gas sulle testate, comandate, da un aIbero a camme che corre sulla parte alta lungo il motore e trasmette il movimento attraverso un sistema di bilancieri e punterie.

 

 

 

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