Libro, edito nel 1943 dalla Regia Accademia Navale, dai contenuti molto tecnici e quindi destinato ad una utenza qualificata, come erano appunto gli allievi ufficiali della Regia Marina.
Il Rilascio Avverrà tramite questo sito - www.grupsom.com - con pagine WEB create appositamente con i Crediti necessari e solo per la CONSULTAZIONE e le pagine non potranno essere Salvate.
Il Comando di Grupsom Ringrazia il C.te Millelire per aver messo a disposizione questo prezioso Manuale.
Apparato Motore di Propulsione di Superfice
Paragrafo 6 °
COMBUSTIBILE
Il combustibile adoperato normalmente nei motori Diesel per sommergibili è l’olio pesante o nafta che è un residuato della distillazjone frazionata del petrolio grezzo. Però i Diesel sono motori che possono bruciare indifferentemente molte qualità di oli pesanti purchè privi di acqua e con basso tenore di zolfo. Esperienze in tal senso sono state eseguite esaurienternente bruciando oltre agli oli minerali, anche oli vegetali (colza,arachide,sesamo ecc.) ed oli animali(castoro,pesce,ecc.)
Il petrolio greggio è una mescola di vari idrocarburi, che abbonda principalmente nelle Americhe, che forniscono da sole il 60 % della produzione mondiale, in Russia che ne dà circa il 20 %, in Galizia che ne provvede il i4 %, in Rumenia 3%, nelle indie Olandesi il 3 % etc. La nafta ha alcune proprietà che la rendono particolarmente adatta all’impiego sui sommergibili. In essa difatti, il punto di infiammabilità è inferiore al punto d’accensione. Il punto d’infiammabilità è dato dalla temperatura alla quale bisogna portare il liquido perchè i vapori prodotti brucino al contatto di una fiamma senza però che bruci il liquido. Il punto di accensione è dato dalla temperatura alla quale bisogna portare il liquido affinchè esso a contatto con una fiammella bruci.
I requisiti che deve avere un buon olio combiustibi sono:
Peso specifico a circa 20° da 0,88O a 0,910 Kg./litro.
Punito di infiammabilità da 75° a 125°.
Viscosità non oltre 40 Engler a 10° C.
Tenore di zolfo non oltre il 0,5 %.
Pòtere calorifico non inferiore a 10000 calorie/Kg.
Attualmente con l’adozione dei motòri Diesel a 2 tempi si può bruciare qualsiasi tipo di nafta che corrisponde ai requisiti suddetti senza eccessivi inconvenienti. Nei motori a 4 tempi la cosa è un pò più delicata, perchè occorre che la nafta non lasci troppi residui carboniosi specialmente sulle valvole di scarico, inquantochè potrebbe pregiudicare il funzionamento del motore, oppure costringere a radicali manutenzioni dopo poche ore di funzionamento un tipo di nafta con molte sostanze catramose, può intasare numerosi fori degli ugelli dei polverizzatori in tutti e due tipi di motori, rendendone quindi irregolare il funzionamento.DEPOSITI E SERVIZIO NAFTA.
Il combustibile a bordo deì sommergibili è immagazzinato in casse apposite, che possono avere ubicazione interna ed esterna allo scafo resistente. In tutti e due i casi esse sono costruite per resistere all’incirca alla pressione di 15 metri di colonna d’acqua.
Le casse esterne al sommergibile, per i tipi Cavallini sono sisemate in prosecuzione dei doppi fondi di acqua di zavorra centrali, in modo da formare uno speciale avviamento di essi. Nei tipi Bernardis sono sistemate in appositi bottazzi ricavati lateralmente al centro del sommergibile.Le casse interne sono sistemate generalmente nei vari locali e situate una o due a prora, una nel locale alloggi, due nel locale M. T. e una a poppa. Circa la convenienza di sistemare le casse dentro lo scafo resistente o fuori di esso si propende per una soluzione intermedia. Difatti mentre con le casse esterne si guadagna in ingombro nell’interno del sommergibile, con le casse interne si è sicuri di avere sempre una certa disponibilità di nafta anche se le casse esterne dovessero rompersi o per effetto del mare o per altre cause. È buona norma, nelle navigazioni, di consumae per prima la nafta contenuta nelle casse esterne allo scafo resistente.
Dovendo il sommergibile conservare costante il peso affinchè esso abbia sempre un dislocamento dosato e quindi pronto a prendere l’immersione, è necessario rimpiazzare la nafta consumata dai motori Diesel con l’acqua di mare. Ciò è stato possibile per la piccola differenza di peso specifico dei due liquidi, quello della nafta di circa 0,91 e quello dell’acqua di mare di 1,026 e per la non miscibilità dei due liquidi.
Al momento dell’immersione bisogna tener conto della nafta consumata e calcolare il sovrapeso, generato dalla differenza di peso specifico, per evitare variazioni nell’assetto del sommergibile. Il modo di compensare la nafta consumata, con l’acqua di mare, avviene per mezzo del seguente sistema che ha una rappresentazione schematica in figura
Una cassettina D, è sistemata sulla falsa torre, in posizione sopra elevata rispetto alle casse del combustibile. Durante il funzionamento dei motori termici essa è tenuta costantemente piena di acqua per mezzo di una diramazione della mandata della pompa’ per la circolazione dell’acqua di refrigerazione dei motori termici. Dalla cassettina di « gravitazione » parte un tubo, che va a collegarsi ad un collettore di compenso nafta il quale è provvisto di tante diramazioni quante sono le casse nafta. I tubi di compenso pescano nella parte più bassa delle casse dalla cassettina di gravitazione, partono altri tubi per altri servizi secondari, ed inoltre un tubo di troppo pieno. Tutte le casse nafta poi, sono allacciate per mezzo di un collettore nafta C con tante diramazioni quante sono le casse, ed i tubi sono attaccati nella parte più alta delle casse. Sia i tubi del compenso che quelli della nafta hanno delle valvole di intercettazione. Il meccanismo è molto semplice..
La casetta di gravitazione, mantenuta sempre piena dalla pompa, rifornisce la cassa nafta in funzione, esercitando su di essa una pressione di circa 5- 6 metri pari al dislivello esistente tra le due. Sotto questa pressione, la nafta tende a salire nella cassa e si riversa nel collettore nafta e di là alla cassetta di servizio dei motore termici .Dalla cassetta di servizio della capacità di 250 litri, la nafta và alle pompe del combustibile per differenza di livello; oppure, come su alcuni motori, con l’interposizione di una pompetta di sovraelevazione della pressione. Per le casse esterne, restando la cassettina di gravitazione in immersione in libera comunicazione col mare attraverso il tubo di troppo pieno, mantiene l’interno delle casse alla pressione corrispondente alla profondità alla quale và il sommergibile, evitando così aumenti di pressione sulle pareti esterne delle casse stesse.
Per le casse interne, invece, che non sono resistenti, occorre chiudere ermeticamente le valvole per evitare sopraelevazioni di pressione sotto la pressione esterna, con conseguente fuoruscita di nafta nei locali.
Nelle casse sopradette è contenuta generalmente la dotazione normale di nafta, mentre quella per il sovraccarico è contenuta in una o due delle casse d’acqua di zavorra, fornite delle opportune sistemazioni, in modo che una volta piene di combustibile esse funzionano come casse nafta.