Regi Sommergibile H

classe " H " - H5...H8

 

Varato il 16 ottobre 1916 ed immediatamente consegnato, arrivò in Italia nel marzo 1917.
Unità capitana della I°Squadriglia Sommergibili “H” presso la base di Brindisi, nel maggio1917 effettuò due missioni offensive nelle acque tra Lissa e Punta Planca ed una nelle acque di Durazzo,senza avere contatti con il nemico.
Al comando del TV Ugo Perticoni, dal 10 al 12 giugno effettuò una missione nelle acque di Cattaro, nel corso della quale lanciò due siluri contro la torpediniera austriaca “74 T”, ed il giorno successivo ripeté l’azione contro una silurante nemica: entrambi gli attacchi ebbero esito negativo per il cattivo funzionamento dei siluri. Il nostro sommergibile fu immediatamente sottoposto a caccia da parte di una aereo e di un sommergibile, ma riuscì rientrare incolume alla base.
Di particolare interesse sono le missioni compiute da questa unità lungo le coste della Tripolitania e della Cirenaica, dal marzo ad aprile 1918. Queste missioni erano organizzate in seguito all’intenso contrabbando di armi effettuato da sommergibili tedeschi a favore delle tribù ribelli locali ed ebbero inizio il 13 febbraio, quando H1 e H2, con la scorta della torpediniera Astore, salparono da Brindisi e raggiunsero Malta il giorno 15, dopo aver sostato a Siracusa.
Il 28 febbraio H1 lasciò Malta per raggiungere la propria zona di agguato lungo la costa di Misurata. Al momento della partenza le condizioni meteo erano abbastanza buone, ma alla sera una brezza da scirocco (SSE) si cambiò improvvisamente in un forte maestrale (NNE) ed il Comandante in II°, STV Luigi Donini scomparve in mare investito da una violenta ondata. La missione venne interrotta e l’unità rientrò a Malta il 1 marzo.
La missione venne ripresa il 16 marzo e ripetuta ancora il 31, ma sempre con esito negativo,per cui il battello rientrò definitivamente a Brindisi il 15 aprile.
L’attività svolta da H1 durante la guerra fu di 26 missioni offensive lungo le coste nemiche del Basso Adriatico e di 13 difensive a protezione del porto di Brindisi (complessivamente 846 ore di moto in immersione e di 1109 in superficie)

Nel dopoguerra l’unità passò alla sede di Taranto, e durante la crisi di Corfù, nel settembre 1923, fu inviata nell’isola per dieci giorni a disposizione del Governatore. Al suo rientro fu dislocata a Messina, nuova sede della Squadriglia, da dove partecipò a tutte le crociere addestrative, poi nel 1935 venne dislocato a La Spezia.
All’inizio del Secondo Conflitto Mondiale, al comando del TV Alberto Galeazzi svolse una missione di agguato nella zona di mare tra la Gorgonia e Capo Corso, per insidiare le rotte da Tolone alla costa toscana; poi in una seconda missione compiuta dal 19 al 25 giugno 1940, avvistò nel Golfo di Genova un sommergibile a quota periscopica, contro il quale tentò l’attacco, che però non riuscì a portare a termine, a causa della maggiore velocità tenuta dal nemico, che riuscì così ad allontanarsi.
Nel 1941 operò in 23 missioni offensive al traffico marittimo, di ascolto idrofonico o dirette contro importanti formazioni navali avversarie provenienti da Gibilterra; quattro furono quelle compiute nel 1942 e due nel 1943 per un totale, nell’arco del conflitto, di 31 missioni offensive, 7 di trasferimento tra porti nazionali e 51 uscite addestrative per la Scuola Idrofonisti di La Spezia. Percorse complessivamente 7899 nm.
L’8 settembre 1943, H1 si trovava in porto ad Ajaccio e salpò in ottemperanza agli ordini ricevuti, per Portoferraio da dove, al comando del TV Augusto Marracini diresse prima su Palermo e poi su Malta dove giunse il giorno 17 settembre. Qui venne utilizzata dagli inglesi per missioni di caccia antisom.
Il 16 marzo 1944, al comando del TV Antonio Canezza rientrò in Italia, dove venne dislocata prima ad Augusta e poi a Taranto per un turno di lavori, dopo di che riprese l’addestramento antisom delle corvette.
Trascorse un altro breve periodo di tempo a Malta, poi nell’aprile del 1945 tornò definitivamente in Italia, e venne dislocata a Napoli subì la trasformazione in pontone di carica….
Posta in disarmo il 31 dicembre 1947, fu radiata il 1 febbraio 1948 e successivamente demolita.

 

Regio Sommergibile H2

Fu varato il 18 ottobre 1916 ed arrivò in Italia l’anno successivo al comando del TV Guido Bacci, che lo condusse nella lunga traversata oceanica da Halifax a Messina.
Fu assegnato alla “Squadriglia Sommergibili H” di Brindisi. Impiegato prevalentemente sulla costa meridionale adriatica, nel corso dell’ intero conflitto in 14 missioni offensive e 23 difensive (per un totale di 658 ore di moto in immersione e 1274 in superficie).
Di particolare rilevanza fu l’azione compiuta dal 22 al 25 gennaio 1918 quando l’unità in missione al largo di Durazzo , attaccò con un siluro un cacciatorpediniere austroungarico tipo Huszar,che però, riuscì manovrando ad evitarlo.
Il 4 ed il 26 marzo 1918, l’unità operò in due missioni volte ad intercettare contrabbando di guerra al largo di Misurata, entrambe con esito negativo.
Al termine del conflitto venne dislocato a La Spezia e negli anni successivi eseguì missioni addestrative per gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno, poi nel settemre1923 partecipò all’azione di Corfù; dall’anno successivo sino all’inizio del Secondo Conflitto mondiale fu distaccato presso varie sedi con compiti prevalentemente addestrativi.
Nel gennaio 1940 tornò a La Spezia, e nel febbraio 1941 dopo aver operato in missioni di guerra offensive e difensive lungo la costa ligure, rientrò a Taranto, dove effettuò 25 missioni difensive nelle acque di Crotone, Brindisi, Gallipoli e Taranto. Dopo aver ultimato un periodo di lavori, salpò per Ajaccio il 7 settembre 1943, e lì venne sorpreso dall’armistizio. Ricevette l’ordine di portarsi a Malta e qui giunse, al comando del TV Antonio Canezza, il giorno 17, dove venne subito posto a disposizione degli inglesi. Da quella data e fino al gennaio 1945 effettuò in attività addestrativa antisom.
L’attività bellica di H2 nel Secondo Conflitto Mondiale fu di 40 missioni esplorative, 23 di trasferimento tra porti nazionali e 53 addestrative per la Scuola Idrofonisti di La Spezia, per complessive 9395 nm. percorse .
Passato in disponibilità nell’ottobre del 1945, in riserva da novembre, fu disarmato a Taranto nel marzo 1946.
Il 1 febbraio 1948 fu radiato dai quadri del Naviglio Militare.

 

 

Regio Sommergibile H3

Fu varato il 24 giugno 1916 ed immediatamente consegnato.
Al comando del TV Goffredo di Palma, che aveva condotto l’unità da Halifax a Cagliari, H3 operò durante il Primo Conflitto Mondiale nell’ambito della Squadriglia Sommergibili “H” di base a Brindisi. La sua attività fu di 20 missioni offensive condotte lungo le coste meridionali dell’Adriatico e di agguato di fronte ai porti di Cattaro e Durazzo; non conseguì risultati di rilievo.
Nel dopoguerra l’unità partecipò alle normali attività addestrative e nel 1931 venne trasferita a La Spezia. Qui fino alla sua radiazione avvenuta nel maggio1937, l’unità effettuò uscite addestrative per gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno ed esercitazioni di difesa marittima.

 

 

 

Regio Sommergibile H4

 

Varato il 24 aprile 1917, ultimò i collaudi a Montreal e l’addestramento iniziale ad Halifax; poi al comando del TV Pietro Tacchini compì la traversata oceanica, giungendo a Cagliari alla fine di agosto. Nell’ottobre fu destinato adoperare nell’ambito della Squadriglia di sede a Brindisi, con dipendenza dal comando in Capo delle forze Navali riunite (di stanza sulla Regia Nave Etna), iniziando da novembre ad a partecipare all’attività bellica, compiendo 17 missioni esplorative/offensive lungo le coste meridionali adriatiche, senza conseguire risultati di rilievo.
Nel dopoguerra l’unità passò alle dipendenze dell’Ispettorato Siluranti, con sede a Taranto; nel settembre 1923 partecipò alle operazioni di Corfù, rimanendo nell’isola per dieci giorni a disposizione del Governatore
Negli anni successivi fu impiegato nelle normali attività di un’unità da guerra in periodo di pace e cioè manovre e crociere addestrative, poi all’inizio del Secondo Conflitto Mondiale, al comando del TV Loris Albanese, svolse attività bellica nelle acque liguri, svolgendo in tutto 36 missioni esplorative ed offensive, 11 di trasferimento fra porti nazionali e 13 uscite addestrative con la Scuola Idrofonisti di La Spezia, percorrendo complessivamente 8239 nm.
Dopo l’armistizio, in ottemperanza agli ordini ricevuti, si portò da Ajaccio, dove era di stanza, a Malta e come per gli altri battelli della sua classe venne ivi impegnata in attività addestrativa antisom con reparti aeronavali britannici.
Nell’agosto 1944 rientrò a Taranto per un turno di lavori, al termine dei quali operò ancora in missioni difensive e di ascolto idrofonico nel Golfo di Taranto.
Alla fine della guerra H4 fu posto in disarmo e venne radiato il 1febbraio 1948.


--------------------------------------------


I battelli di questa classe vennero acquistati dall’Italia negli Stati Uniti, che però li commissionò al cantiere Electric Boat Company in Canada, poiché essendo all’epoca questa nazione ancora neutrale non poteva ufficialmente fornire armi a stati in belligeranti.
Erano battelli del tipo “Holland” a scafo semplice e sezioni tutte circolari con ossature interne continue costituite da angolari a bulbo, e unite al fasciame mediante una chiodatura, così come anche le lamiere del fasciame resistente.

Tutte ed otto le unità, dopo aver ultimato in Canada i collaudi e l’addestramento degli equipaggi intrapresero il trasferimento in Italia, con un solo scalo tecnico per rifornimento alle Bermuda. Navigarono suddivise in tre gruppi, che vennero scortati da navi mercantili fino a Gibilterra, poi da navi militari fino ai porti nazionali. Il viaggio si svolse sostanzialmente senza problemi, escludendo il terzo gruppo (H6, H7 e H8), che durante il passaggio attraverso lo Stretto di Gibilterra furono oggetto di attacco da parte della nave statunitense Nahma, poiché vennero scambiati per battelli nemici (gli Stati Uniti erano entrati in guerra il 6 aprile 1917, schierandosi a fianco delle forze dell’Intesa, tra cui era anche l’Italia) e purtroppo questo errore provocò danni e vittime a bordo di H6.
Furono ottime unità, che operarono intensamente durante la prima guerra mondiale e fu forse la più longeva classe di sommergibili italiani: infatti alcuni di essi, (anche se non più in azioni di prima linea) durante la Seconda Guerra Mondiale erano ancora in mare!

CARATTERISTICHE TECNICHE

Dislocamento
In superficie 360 t.
In immersione 474 t.

Dimensioni
Lunghezza 45,8 m.
Larghezza 4,65 m.

Apparato motore
2 motori diesel tipo NLSECO
2 motori elettrici di propulsione Dinamic Electric
1 batteria di accumulatori al piombo

Potenza complessiva
Motori a scoppio 490 hp.
Motori elettrici 620 hp.

Velocità massima
In superficie 12 knt
In immersione 11 knt.

Autonomia:
in superficie: 3300 nm. a 7 knt.
120 nm. a 3,5 knt.

Armamento:
4 tubi lanciasiluri AV da 450 mm.
6 siluri da 450 mm.
1 cannone da 76/30 mm.

Equipaggio:
2 ufficiali e 25 tra sottufficiali e marinai.

Profondità di collaudo:
80 m.

fonti bibliografiche e fotografiche:
“Sommergibili italiani” – di A. Turrini/O.Mozzi – USMM
“Rapidi ed invisibili” – a cura di A. Marzo Magno – Il Saggiatore)

 

Sommergibili I° Guerra Mondiale

Grupsom - Sommergibili Mediterranei