Per una migliore Lettura si consiglia una risoluzione
da 1440 x 900 in avanti
Si rende noto che il presente lavoro è stato Depositato sia su supporto magnetico sia in formato cartaceo, presso uno studio legale di fiducia onde tutelarne la proprietà letteraria ed evitare il ripetersi di meschine ed indebite appropriazioni , come già accaduto in passato.Il materiale è a disposizione di chiunque intenda farne oggetto di studio o consultazione,ma si fa esplicito divieto di utilizzo per meri fini di Lucro o Commerciali e comunque mai senza previa autorizzazione dell'autore.
Presentiamo e Pubblichiamo la V parte di un lungo lavoro destinato alla rivista SGM che non
è stato pubblicato come i tre precedenti a causa della interrotta collaborazione dei nostri Autori
Guglielmo Lepre e Luca Minelli
(nick GRUPSOM - C.te ETNA-C.te Luca)
Presentano
L’EPOPEA DEI LUPI GRIGI
(Die Grauen Wölfe)
V Parte - 1942
Prese così corpo l’operazione PAUKENSCHLAG ,rullo di tamburi , (in inglese Drum Beat) con l’invio di cinque uboote tipo IX (vers . B e C) già di base nei porti della Biscaglia , verso la fine del mese di Dicembre .
A quel tempo , la Ubootwaffe , poteva schierare un po’ meno di un centinaio di battelli , decurtando però da tale cifra , quelli fermi ai lavori (una buona metà ) e quelli dislocati in Mediterraneo ( 23 )
Verso la metà di Gennaio , i battelli erano schierati a non molta distanza dalla costa americana , circonfusa dalle luci delle città , da Cape Hatteras fino alla foce del fiume San Lorenzo : le aspettative erano enormi e trovarono ulteriore conforto nello scoprire che i mercantili procedevano tranquillamente con i fanali di navigazione accesi , senza scorta , senza alcuna precauzione tipica come quella di procedere su rotte spezzate
e continuando a trasmettere allegramente via radio come in tempo di pace .
Prontamente intercettate , queste trasmissioni costituivano fonti primarie di informazione per i tedeschi , i quali , entro la fine del primo mese di attività , erano riusciti a mandare a fondo ben 62 mercantili , tanti
quanti erano stati affondati durante gli Happy Times (Tempi felici) dell’estate del 41 : va da sè , che se Dönitz avesse avuto una maggior disponibilità di battelli , il raccolto sarebbe stato molto più ricco .
I vistosi , e provvisoriamente facili , successi , indussero il BdU a dislocare anche i battelli del tipo VII-C avendo calcolato che economizzando sui consumi questi sarebbero stati in grado di poter operare come i più grandi tipo IX : per ottenere ciò fu necessario aumentare , per prudenza , le scorte di carburante sacrificando quelle di acqua dolce costringendo quindi l’equipaggio a stivare dappertutto le maggiori quantità di viveri e quant’altro necessario .
Il numero dei battelli schierati aumentò sensibilmente salvo ridursi a soli 12 verso la fine di Gennaio quando una consistente aliquota di essi , per voler di Hitler , venne ridislocata in acque norvegesi per una temuta invasione alleata e fra le Faroer,la Scozia e l’Islanda .Uboot IX
Uboot VII
Sono significative le annotazioni tratte dal diario dell’Ammiraglio Dönitz :
« ...II 23 gennaio 1942, nel pomeriggio, il capitano von Puttkamer
telefonò per comunicare che il Führer aveva preso conoscenza con molto piacere delle crescenti cifre di affondamenti lungo le coste degli Stati Uniti e, dopo aver domandato quanti sommergibili vi avessero partecipato, aveva espresso il desiderio che Io stessonumero di unità rimanesse colà costantemente. Questo desiderio delFührer, che è fortemente in contrasto con l'ordine da lui dato il 22 gennaio al capo di stato maggiore, è significativo... »
Ma quelle parole di Hitler dimostravano anche che al quartier generale del Führer non si aveva alcuna idea esatta del numero di sommergibili disponibili e dell'impiego di forze necessario per mantenere costantemente una cifra altrettanto elevata di sommergibili lungo le coste americane, altrimenti qualsiasi spostamento di sommergibili verso la costa norvegese sarebbe stato escluso.(Dönitz .op.cit.)
Successivi invii di battelli vennero effettuati verso le acque caraibiche dove vennero condotte anche azioni di cannoneggiamento contro costa laddove esistevano depositi di idrocarburi : questa messe di successi consentì a comandanti come Zapp , Hardegen , Kals , Bleichrodt e Folkers , di scalare velocemente le classifiche degli assi sommergibilisti .
Non essendo state ancora prese idonee misure difensive o quanto meno di livello tale da limitare l’audacia degli uboote , questi erano presenti e colpivano ovunque : Golfo del Messico , Aruba , Antille , Barbados , ed ogni altra zona sensibile per il traffico marittimo alleato e non .
Così scriverà Churchill nelle sue memorie :
L'attacco dei sommergibili rappresentò per noi il pericolo più grave ; sarebbe stato saggio da parte
tedesca giocare il tutto per tutto su di esso. Ricordo d'avere inteso dire da mio padre :
« In politica, quando vi siete impadroniti d'una buona posizione, non mollatela» .
Questo è anche un principio strategico della massima importanza. Cosi come Göring aveva ripetutamente mutato gli obiettivi dei suoi attacchi aerei durante la battaglia d'Inghilterra nel 1940, analogamente allora l'efficacia dell'impiego dei sommergibili fu in parte ridotta per via di altri attraenti obiettivi. Comunque, essa costituì una terribile minaccia in un periodo criticissimo.(Op. cit.)Entro la fine del 42 quel centinaio di battelli sarebbe giunto a 196 in Ottobre e a 212 in Dicembre ,
con gli uboote impegnati in Atlantico , nell’Artico contro i convogli destinati all’URSS , in Mediterraneo e
nell’Oceano Indiano ; difficilmente , a noi uomini del terzo millennio , potrà mai riuscirci di immaginare quanto dura fosse la vita di quei sommergibilisti costretti in spazi angusti , variazioni climatiche debilitanti , pericoli improvvisi , condizioni meteo marine talvolta impossibili , alimentazione molto sui generis , stress d’ogni tipo e altre amenità del genere .
Il numero di battelli perduti aumentò dai 35 del 1941 agli 87 del 1942 contro le 650mila tonnellate mensili affondate in questo ritorno dei “Tempi felici “ .
Se la lotta sui mari era aspra e avara di soste , a terra , da una parte e dall’altra , si combatteva una guerra parallela per ideare , costruire e fornire nuovi mezzi e nuove tecnologie per fronteggiare le esigenze che il fronte reclamava .Nel corso del 1942 , i cantieri americani cominciarono a sfornare finalmente quelle vitali unità per scortare i propri convogli , sviluppando contestualmente un nuovo criterio tattico per l’impiego delle stesse scorte : ogni convoglio veniva protetto da una scorta ravvicinata e da una scorta lontana
con l’appoggio delle prime portaerei di scorta ottenute dalla trasformazione di mercantili .
La caccia agli uboote non veniva condotta più da una sola unità bensì da tante : una effettuava ascolto idrofonico e con impiego massiccio del migliorato Asdic dando indicazioni ad altri cacciatori circa la posizione del sommergibile che veniva sottoposto ad una caccia senza precedenti.
Questa innovazione tattica era stata lungamente caldeggiata ma i mezzi facevano difetto. Il primo di questi gruppi d'ap-
poggio, che divennero in seguito uno dei fattori decisivi della guerra contro i sommergibili, consisteva di due corvette, di
quattro delle nuove fregate che cominciavano allora a uscire dai cantieri navali, e di quattro cacciatorpediniere. Forniti di equipaggi magnificamente addestrati e di grande esperienza e dotati delle armi più recenti, essi erano destinati a operare indipendentemente dalle unità di scorta del convoglio e senza alcun impaccio di altri compiti, per ricercare, inseguire e distruggere i branchi di sommergibili, ovunque si profilasse la loro minaccia. La collaborazione fra i gruppi d'appoggio e l'aviazione fu un elemento essenziale del successo dell'iniziativa e nel 1943 divenne del tutto normale che un aereo, dopo aver avvistato un sommergibile, guidasse un gruppo d'appoggio sulla preda. Inoltre, c'era sempre la probabilità che l'inseguimento di un sommergibile portasse alla scoperta di altri e che l'avvistamento iniziale potesse quindi condurre alla scoperta del branco.
Pag.2