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Presentiamo e Pubblichiamo la V parte di un lungo lavoro destinato alla rivista SGM che non

è stato pubblicato come i tre precedenti a causa della interrotta collaborazione dei nostri Autori

Guglielmo Lepre e Luca Minelli

(nick GRUPSOM - C.te ETNA-C.te Luca)

Presentano

L’EPOPEA DEI LUPI GRIGI
(Die Grauen Wölfe)
V Parte - 1942

di Guglielmo Lepre e Luca Minelli

 

Le pressanti richieste di Stalin costrinsero gli Alleati nel mese di Settembre a inviare un nuovo convoglio ,
il PQ18  che ebbe miglior sorte del precedente e nel successivo mese di Dicembre , un altro convoglio salpò alla volta dell’URSS suddiviso in due tronconi che riuscì a consegnare la maggior parte dei rifornimenti al sicuro nel porto di Murmansk .

L’inefficacia degli attacchi delle navi di superficie fu motivo di indignazione per  Hitler che oltre a chiedere  spiegazioni al comandante in capo ,l’Ammiraglio Raeder , tentò di imporre a questi una precisa scelta sulla convenienza di mantenere le costose corazzate laddove , naviglio più piccolo , riusciva a cogliere maggiori successi . Raeder difese la sua flotta a spada tratta e finì , nel Gennaio del 43 , con  il presentare le dimissioni che Hitler ,  sorpreso  (?), finse ipocritamente di non voler accettare per poi procedere rapidamente alla sua sostituzione nominando al comando della Kriegsmarine  l’Ammiraglio Dönitz che mantenne altresì il comando della Ubootwaffe .
Nello stesso torno di tempo , dopo gli iniziali successi , gli inglesi subivano una serie di rovesci in Nord-Africa tali da costringerli a ritirarsi progressivamente oltre i confini egiziani ove si attestarono saldamente in attesa di consolidarsi e ricevere rinforzi .
Le armate tedesche impegnate contro i sovietici restavano impantanate nel fango a combattere
anche contro la natura impietosa mentre nel Pacifico , prima nel Mar dei Coralli nel mese di Maggio e poi alle Midway in Giugno, gli americani riuscirono a fermare l’avanzata della marea nipponica :
gli inglesi , continuando la serie negativa , furono costretti alla resa a Singapore , base della Eastern Fleet che nel Dicembre dell’anno precedente aveva perduto l’HMS Prince of Wales ,l’HMS Repulse ed altre navi ad opera dei giapponesi dilaganti . Nell’Agosto del 1942 fu tentato uno sbarco di Commandos Canadesi a Dieppe , in Francia , risoltosi in un tragico fallimento . Ormai al declinante Impero britannico , non restava altro che arroccarsi in India , in Sud Africa e nel Medio Oriente , dove il suo dominio , tuttavia , non godeva di miglior salute .
In Mediterraneo si consumavano due delle più importanti operazioni navali in cui , da una parte c’erano gli inglesi impegnati a mantenere in vita Malta con invio di convogli e dall’altra italiani e tedeschi a impedirne l’arrivo . Questo fu lo scenario delle cosiddette Battaglie di Mezzo Giugno e Mezzo Agosto , uniche ed esemplari operazioni , durante le quali il concorso coordinato di mezzi aereonavali riuscì a mettere in seria crisi la presenza britannica in Mediterraneo .
In Atlantico , per contrastare il riflusso della marea alleata , furono apportate alcune modifiche agli uboote
che oltre al Metox ricevettero un maggior numero di armi antiaeree e una nuova macchina Enigma , o meglio , furono radicalmente cambiati i codici da essa gestiti : 5 o 6 mesi dopo , gli alleati avrebbero nuovamente penetrato Enigma Ma indubbiamente , ciò che metteva a repentaglio maggiormente i sommergibili tedeschi , era il Radar continuamente perfezionato e la progressiva estensione della copertura aerea protesa sull’oceano Atlantico .
Era giunto il momento improcrastinabile per Dönitz di dover riconsiderare globalmente la strategia della guerra subacquea :
« Posso, perciò, soltanto ripetere che l'importante è di accelerare quanto possibile gli affondamenti, di danneggiare al più presto il nemico col maggior numero di sommergibili che sì trovino realmente in mare e partecipino alle operazioni. Le navi che vengono affondate oggi contano di più dì quelle che saranno forse affondate nell'anno 1943.»(Dönitz op.cit.)
Ma nella sua interezza il problema era ben più complesso : occorrevano modelli di uboote più moderni , ovvero non più  sommergibili ma sottomarini ,precorrendo i tempi e quelli che saranno i dettami dello sviluppo post bellico di tale mezzo .
Già prima dello scoppio delle ostilità , il Prof. Walter aveva studiato al lungo il problema ma solo in linea puramente teorica : la realizzazione pratica s’era arenata per evidenti difficoltà tecnologiche , ma il tenace Walter non demordeva , inducendo Dönitz a sollecitare il  Comando Marina e attraverso questi  anche i vertici politici , affinchè si procedesse alla realizzazione dei nuovi battelli .
 Riportiamo integralmente quanto scritto da Dönitz nelle sue memorie perché sintetizzare quanto ivi espresso sarebbe riduttivo e incompleto :

« La decisione di questa guerra contro la potenza navale anglo-sassone, comunque prosegua o termini la campagna contro la. Russia, si avrà soltanto sul mare. Alla Marina da guerra spetta, dunque,il compito principale; ma su di essa incombe, appunto per questo,anche la più ampia, misura di responsabilità .
« Dato il rapporto di forze esistente tra la nostra potenza navale e quella degli anglosassoni, questa lotta sul mare non può esserecondotta coi medesimi mezzi di superficie di cui dispone il nemico, anzi possiamo condurla offensivamente soltanto con sommergibili .
« Occorre dunque esaminare ancora una volta se il sommergibile sia tuttora all'altezza, per la sua capacità di combattimento, di questa elevata esigenza, o se la difesa avversaria possa pregiudicare fin d'ora la potenza d'urto del sommergibile, e quali altre prospettive possano sorgere in avvenire per la difesa nemica .
« Un simile riesame mi sembra particolarmente opportuno ora ,in un periodo di grandi successi dei sommergibili in zone di debole difesa, successi che possono facilmente farci smarrire a favore dei sommergibili la giusta valutazione del rapporto tra la forza di combattimento dell'arma subacquea e quella della difesa nemica.
 Esamineremo, perciò, particolarmente qui la forza di combattimento del sommergibile e le sue debolezze, come pure gli svantaggi tattici che minacciano di risultarne e i rimedi desiderabili .
« II sommergibile tedesco è, nella sua progettazione generale, dal punto di vista costruttivo e da quello meccanico, il miglior prodotto che si potesse ottenere nella linea di sviluppo di questo tipo fondamentale di sommergibile, che deve servirsi di due sistemi di propulsione, per la navigazione in superficie e per quella in immersione ; in ogni caso noi abbiamo veduto, dal confronto con tutti i sommergibili stranieri di cui abbiamo avuto precisa conoscenza durante la
guerra, che i nostri sommergibili sono molto migliori. Il programma di nuove costruzioni di naviglio subacqueo è già stabilito e non è più possibile modificarlo, anche per motivi tecnici. Io credo, inoltre, che non siano più possibili miglioramenti essenziali d'indole costruttiva o meccanica per questo tipo fondamentale .
« Già nell'esame dell'esigenza di una maggiore profondità d'immersione, che dovrebbe conferire al sommergibile una più elevata sicurezza contro gli inseguimenti, si è dimostrato che gli aumenti di peso che risulterebbero dal necessario rafforzamento delle lamiere e delle ossature  contro la pressione dell'acqua non sono più possibili in questi tipi di navi .
« La guerra ha dimostrato che il sommergibile "tedesco possiede una alta misura di resistenza. Essa ha anche mostrato che la velocità dei sommergibili, in generale, è sufficiente non solo per impiegarli tatticamente in modo stazionario, ma anche nella guerra di movimento, in attacchi concentrici contro convogli nella cosiddetta tattica di gruppo.
« Ma in tal modo tocchiamo già anche il punto pericoloso. Se il nemico riuscirà a costruire in gran numero piroscafi dotati di più alta velocità, anche la velocità di marcia dei convogli diverrà maggiore e il sommergibile non sarà più in grado di mettersi in posizione per l'attacco.
« Lo stesso risultato sarà raggiunto dall'avversario se, mediante mezzi di localizzazione in superficie, potrà segnalare il sommergibile quando esso non è ancora in vista e chiamare sul posto cacciatorpediniere che lo costringano ad immergersi prima di aver potuto prendere posizione di fronte al convoglio e prepararsi per l'attacco .
Ciò significherebbe, in realtà, la fine della guerra di movimento coi sommergibili, che non potrebbero allora essere più impiegati che staticamente, e con poche speranze di successo, in zone marittime fortemente difese.
« A questo pericolo si potrebbe far fronte in modo decisivo se, il sommergibile possedesse una velocità subacquea così elevata da non avere più bisogno di mettersi in posizione d'attacco navigando  in superficie, ma potesse correre incontro sott’acqua all'avversario avvistato e giungergli davanti nella posizione voluta .
« Il sommergibile progettato dall’Ing.Walter è, perciò, il mezzo che può eliminare il pericolo minacciante la condotta mobile della lotta da parte del sommergibile.
« Anche in tutti gli altri campi il sommergibile Walter renderebbe di colpo vana la difesa nemica destinata a combattere l'odierno tipo di sommergibile. L'avversario si troverebbe di fronte a un tipo di sommergibile totalmente nuovo e sorprendente per le sue prestazioni, contro il quale una difesa sarebbe sulle prime impossibile e che in tal modo avrebbe decisive prospettive di successo .« Rapidissimo perfezionamento e collaudo, e poi rapidissima costruzione del sommergibile Walter in grande serie, sono perciò di  importanza decisiva . » 
(Dönitz op. cit.)

Dunque era necessario e di vitale importanza dare una svolta alla guerra subacquea tanto più urgente a seguito del rafforzamento delle difese americane lungo la costa orientale e nel Mar dei Caraibi che in breve
avrebbe costretto ad un arretramento dei battelli in Atlantico .
Nell’ottica di spiazzare gli alleati , Dönitz prese in considerazione alcune puntate offensive a sorpresa nella zona di Freetown , nel Golfo di Guinea e nella zona di Città del Capo che oltre a incrementare gli affondamenti avrebbe sottratto difese dal teatro principale della guerra navale .
All’inizio della seconda metà del 42 , gli uboote operativi erano ben 331 , quantità tante volte auspicata da Dönitz  e ciò spiega anche il picco massimo di affondamenti ottenuto nel periodo indicato .
A settembre , l’U-156 di Hartenstein colò a picco il Laconia con prigionieri italiani a bordo , fatto che diede il via ad una operazione di recupero senza precedenti ma al contempo l’emanazione del famoso “Ordine Laconia” con il quale si faceva esplicito divieto ai comandanti di fornire assistenza ai naufraghi a causa di un attacco di  aerei americani ai battelli impegnati nel salvataggio , fra cui l’italiano Cappellini .

RMS Laconia


« Qualsiasi tentativo di salvataggio di marinai delle navi affondate, come pure di raccogliere i naufraghi e di porli a bordo delle lance di salvataggio, di raddrizzare le lance rovesciate, di distribuire viveri ed acqua, deve cessare. Il salvataggio contrasta con le più fondamentali esigenze della condotta della guerra per l'annientamento delle navi e degli equipaggi nemici. » (Dönitz op. cit.)
A Norimberga , all’imputato Dönitz , fu comunque riconosciuta la non incriminabilità per tale ordine che pure apparve ai più di una ferocia inaudita e contro ogni regola civile .
Verso la fine dell’anno  intanto , a El Alamein si consumava la tragedia delle truppe italiane e dell’Afrika Korps che sconfitte intraprendevano una irreversibile ritirata verso ponente mentre a Novembre prendeva
il via l’Operazione Torch , ossia lo sbarco alleato nel Nord Africa , prima sulle coste marocchine e quindi quelle algerine .
Per la Ubootwaffe non fu possibile contrastare questa operazione in quanto gli alleati avevano dato in pasto ai Lupi Grigi l’allettante esca di un convoglio , l’SL125 , che perse ben 13 navi : quando fu richiesta la presenza di sommergibili per contrastare  gli sbarchi alleati , era ormai troppo tardi e i battelli che riuscirono a confluire si trovarono nell’impossibilità di attaccare a causa delle enormi misure di difesa realizzate per proteggere le navi .

Rotta Convoglio SL125


Il 1942 si avviava alla sua conclusione fra alterne vicende evidenziando altresì enormi perdite di naviglio mercantile alleato : 1160 navi per 6.226.215 tonnellate oltre a quanto avevano affondato gli aerei e i battelli italiani da Bordeaux . Churchill , nelle sue memorie , farà assommare a 1570 navi per 7.697.905 tonnellate le perdite di quest’anno , fra unità inglesi,alleate e neutrali .
Nel corso di quest’anno non vi furono avvenimenti di rilievo , o almeno non tali da essere considerati determinanti per una decisa prevalenza di una delle due parti  in lotta , per quanto concerne la guerra sul mare , ma è inevitabilmente ovvio concludere che da parte degli alleati si erano create tutte le premesse tattiche e strategiche necessarie per dare corso alla svolta decisiva , con costanza,pazienza e lungimiranza .
Quel simulacro di vittoria ottenuto dagli uboote nell’estate del 42 era puramente irrisorio dacchè i cantieri navali alleati avevano sfornato oltre 7 milioni di tonnellate di naviglio d’ogni genere  a fronte della perdita , da parte tedesca di 87 battelli , in parte rimpiazzati , portando il numero di unità operative a 212 su un totale di 383 battelli disponibili .
Nell’Atlantico meridionale , l’affondamento di alcune navi brasiliane ad opera degli uboote , costituì il casus belli che portò quella nazione a dichiarare guerra alle potenze dell’Asse : in realtà ciò fu più dovuto al successo delle pressioni politiche  e diplomatiche degli alleati su quel governo , piuttosto che a iniziative del governo brasiliano stesso .
In Mediterraneo , dove affluiranno con il tempo molti uboote , dopo alcuni iniziali e vistosi successi , i battelli tedeschi condussero una lotta senza quariere contro  qualsiasi cosa galleggiasse per conto degli inglesi : zattere,pescherecci,mercantili, cacciatorpediniere , dragamine , corvette , fregate e perfino velieri e motovelieri sottocosta, senza tregua .
Al termine della campagna mediterranea , nel 1944 gli uboote avranno affondato :
1 Corazzata , 2 Portaerei , 4 Incrociatori , 16 Cacciatorpediniere , 1 Fregata , 2 Corvette , 3 Dragamine , 7 LST (Landing Ship Tank – Navi da sbarco di nuovo concetto ) 2 Unità AS ( Anti-sommergibile ), 3 Unità da guerra ausiliarie , 99 Mercantili , di cui 15 Petroliere e 4 Trasporti Truppe .
Nel diario di guerra di Dönitz in data 21 Agosto vi si legge :
« Questa aumentata difficoltà della condotta della guerra , se si continuerà di questo passo , condurrà fatalmente a perdite irreparabili e a una diminuzione dei risultati , come pure , per conseguenza , delle prospettive di successo della guerra subacquea »
Fatalmente , il riflusso della marea , era cominciato , ed in più la natura con un inverno eccezionalmente duro , aiutò gli Alleati tenendo lontano gli uboote o rendendo inefficaci i loro attacchi .
Così Churchill ricorderà nelle sue memorie :
«......la svolta fatale ,  poiché con esso passiamo da una serie quasi ininterrotta di rovesci a un'altra
di quasi continui successi. Per i primi sei mesi di questo periodo tutto andò male ;  negli ultimi sei mesi
tutto andò bene .E questo piacevole mutamento continuò sino alla .fine della lotta.» (W.Churchill op.cit.)

 

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Grupsom - Sommergibili Mediterranei