Regio Sommergibile Classe "F"

F2....F6 - F7...F10 - F11...F15 - F16...F18 - F19...F21

Regio Sommergibile F 1

Strenue descendes, victor ascendens

(Ardimentoso discendo, vittorioso risalgo)



Fu varato il 2 aprile 1916 ed immesso in linea il 20 ottobre dello stesso anno.
A dicembre entrò a far parte della Flottiglia Sommergibili di Ancona, con funzione di unità Capo – Squadriglia: lo comandava il CC Guido Calieri.
Operò prevalentemente in missioni offensive lungo le rotte commerciali austriache, effettuando anche missioni difensive lungo il litorale Adriatico e nella difesa mobile di Venezia. Svolse, nell’arco del periodo bellico una trentina di missioni, nessuna delle quali ebbe una particolare rilevanza.
Nel dopoguerra fu di stanza presso la Flottiglia Venezia, presso la quale operò fino a maggio 1921, poi fu trasferito a Taranto.
….partecipò alle esercitazioni navali del 1925 ed alle gare di attacco e lancio del 1926, ottenendo il secondo premio….
Fu radiato dai quadri del Naviglio Militare il 2 giugno 1930.

I sommergibili classe F derivavano direttamente dai battelli classe Medusa, dei quali conservavano praticamente identiche dimensioni e le forme dello scafo.
Essi rappresentano la massima espressione tecnico-creativa dell’Ing. Laurenti e furono indubbiamente la miglior classe di battelli italiani costruiti prima dell’inizio della guerra: manovrieri, affidabili, facili da gestire e poco costosi, si rivelavano particolarmente adatti a manovrare in mari stretti come l’Adriatico. Avevano, è vero, un limitata quota operativa, ma essendo destinati ad operare in mari con bassi fondali, la cosa non era determinante.
La produzione di queste unità fu per l’Italia anche un notevole successo anche commerciale: furono infatti acquistati da diverse marine straniere che su di esse impostarono la propria forza subacquea.
I erano a doppio scafo; quello interno resistente aveva sezioni trasversali di forma variabile in funzione dei macchinari che dovevano essere alloggiati in questa zona, mentre lo scafo esterno aveva la forma delle torpediniere.
L’intercapedine tra lo scafo resistente ed il piano di coperta poteva essere resa stagna mediante la chiusura di apposite serrande laterali: in questo modo il sommergibile acquisiva una riserva di spinta aggiuntiva, particolarmente utile durante la navigazione in superficie con mare agitato.
C’erano quattro doppi fondi, ciascuno dotato di valvola di allagamento e valvola sfogo d’aria.
Lo scafo era suddiviso per mezzo di paratie stagne (munite di doppia porta stagna) in tre compartimenti che, da prora a poppa erano:
- camera di lancio ed alloggio ufficiali;
- camera di manovra, locale motori termici e locale motori termici di propulsione;
- locali batterie.

CAMERA di MANOVRA

Motore Diesel FIAT


Caratteristiche tecniche

Dislocamento
In superficie: 259,7 t.
In immersione: 320 t.

Dimensioni:
lunghezza: 45,63 m.
larghezza: 4,22 m.

Apparato motore:
2 motori diesel FIAT 2C 216
2 motori elettrici di propulsione SAVIGLIANO
1 batteria di accumulatori al piombo composta da 232 elementi

Velocità massima:
in superficie: 12,3 knt
in immersione: 8 knt

Autonomia in superficie:
912 nm. a 12,5 knt
1300 nm. a 9,3 knt.

Autonomia in immersione:
8 nm. a 8 knt.
139 nm. a 1,5 knt.

Armamento:
2 tubi lanciasiluri AV da 450 mm.
4 siluri da 450 mm.
1 cannone da 76/30 a.a. tipo Armstrong
1 mitragliatrice Colt da 6,5 mm.

Equipaggio:
2 ufficiali, 24 tra sottufficiali e marinai

Profondità di collaudo:
40 m.


fonti bibliografiche :
Turrini/Miozzi "Sommergibili italiani" Ed. USMM

Sommergibili I° Guerra Mondiale

Grupsom - Sommergibili Mediterranei